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Convalidato l’arresto della 25enne che ha aggredito il personale sanitario a Vittoria: ora ha l’obbligo di firma

Tempo di lettura: 2 minuti

Vittoria – Il giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Ragusa ha convalidato l’arresto della 25enne protagonista di un violento episodio avvenuto nella notte tra sabato e domenica presso il pronto soccorso dell’ospedale di Vittoria. La giovane, in stato di alterazione psicofisica, aveva aggredito il personale sanitario e danneggiato attrezzature mediche.

L’aggressione aveva causato lesioni personali a un carabiniere intervenuto per sedare gli animi, con una prognosi di ben 20 giorni a causa di un trauma facciale e della rottura delle ossa nasali. Anche l’infermiera in servizio al triage aveva riportato lesioni, con una prognosi di 6 giorni. Durante la sua condotta violenta, la donna aveva inoltre danneggiato una tastiera e uno schermo di un computer in uso al pronto soccorso.

La 25enne era giunta al nosocomio di Vittoria lamentando un dolore a un braccio. Dopo essere stata sottoposta al triage, le era stato assegnato un codice bianco, indicante una situazione non urgente. Tuttavia, dopo alcune ore di attesa, la donna è andata in escandescenze, sfogando la sua rabbia con atti di violenza nei confronti del personale e delle attrezzature.

Inizialmente posta agli arresti domiciliari, la misura è stata successivamente sostituita dal giudice con l’obbligo di firma quotidiana presso la caserma dei carabinieri di Santa Croce Camerina, luogo di residenza della donna, accogliendo così la richiesta avanzata dalla Procura.

Durante l’interrogatorio, la 25enne ha ammesso le proprie responsabilità in merito agli episodi contestati. La vicenda pone nuovamente l’accento sulla crescente problematica della violenza nei confronti degli operatori sanitari, spesso esposti a situazioni di tensione e aggressioni durante lo svolgimento del proprio delicato lavoro.

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5 commenti su “Convalidato l’arresto della 25enne che ha aggredito il personale sanitario a Vittoria: ora ha l’obbligo di firma”

  1. Praticamente la Procura di Ragusa e il GIP che si è interessato della vicenda certificano che se ti parte la brocca per l’attesa in PS e sfasci tutto, colpendo sanitari e forze dell’ordine, te la cavi con un obbligo di firma e tante scuse.
    La legge tutela il reo (al di là del fumo negli occhi della nuova norma sulle aggressioni ai sanitari che comporterebbe “tremende sanzioni”) come stiamo vedendo anche col vandalismo a modica bassa…
    C’è poco da fare. Destra “legge e ordine” garantista coi ladroni (e a cascata pure con questi bifolchi) da una parte, sinistra “umanista” che il carcere “diseduca” dall’altra, tutto condito dalla sensibilità cattolica che il reo va perdonato e gli va data sempre una seconda possibilità, con buona pace dell’infermiera e dei due carabinieri.
    La seconda possibilità questa scalmanata pare la stia già sfruttando su tik tok, prendendosi gioco del sistema. Ah… tik tok l’aveva usato anche quando era ai domiciliari, prima della “misura meno afflittiva” dell’obbligo di firma (poverina) e la cosa non si potrebbe.. non se ne saranno accorti là in Procura, però nel 2020 furono solerti ad aprire un fascicolo per epidemia colposa nei confronti di una infermiera, sventuratamente contagiatasi di COVID, poi archiviata perché il fatto non sussisteva.
    Avanti così verso la fine del patto sociale signori

    PS sorprende che al PS di Vittoria siano tutti in servizio come nulla fosse accaduto: ho come l’idea che ai sanitari, specialmente agli infermieri, alla fine piaccia proprio farsi mazzuolare impunemente.
    E sorprende pure vedere tanta delicatezza da parte dei carabinieri, impegnati ad arrestare questi soggetti per poi vederseli di nuovo in giro. Addirittura in caserma per l’obbligo di firma. Complimenti a loro e auguri a tutti

  2. E’ una ragazza, non e’ codi facile capirne le ragioni, a Modica x esempio ce’ che va bene e ce’ da chiamare aiuto esterno..o Fai da te..Usl

  3. Che poi si leggono un sacco di commenti che, quando va bene, tendono a essere “prudenti”: “se uno non è lì non può giudicare”, “è una ragazza” (manco avesse 13 anni) e via cantando. Quando va male leggi sui social che “ha fatto bene”, “ci ni resi picca”. Non pervenuta censura, polizia postale silente, Meta (Facebook) che soprassiede sull’incitazione alla violenza. Tutto ok.
    Ma non sarà giunto il tempo di limitare l’accesso ai servizi sanitari solo a chi paga, per cominciare, le tasse? Ancor di più precluderlo a chi ha precedenti per aggressione a sanitari nell’esercizio delle loro funzioni (che quando aggrediti poi non possono manco assistere gli altri interrompendo un pubblico servizio)? Proprio impossibile? Dobbiamo per forza seguitare a “restare umani” persino con questi trogloditi?
    A quanto pare si… la costituzione garantisce e tutela più loro che chi opera facendo il proprio dovere, carabiniere o infermiere che sia.
    Puoi negare l’accesso alla sanità pubblica a chi evade il fisco? No, perché colpisci lo zoccolo duro elettorale della destra “legge e ordine”. Puoi negarlo a chi si è macchiato di violenza? No, perché il reo va rieducato e capito, ci raccontano i comunisti. E va perdonato, ci dicono i cattolici. In fondo ha solo commesso un reato mica un peccato!
    Io auspico un sistema sanitario all’americana. Una società civile si regge su un patto sociale e se qua gli istinti belluini di taluni come gli egoismi di altri devono prevalere, vuol dire solo una cosa: che il patto sociale è bello che saltato. Ci penserà questo governo, per fortuna, a scrivere la parola fine sul sistema sanitario generalista: Trump vuole che compriamo armi e la Von Der Leyen pure: col 2% del PIL sul mercato della cosiddetta difesa a saltare per aria col colpo di grazia sarà proprio il welfare generalista e temo che anche questa scalmanata di santa croce tra qualche annetto per curarsi o dovrà farsi l’assicurazione o dovrà trovarsi uno stregone

  4. Invece di super pagare i manager, incompetenti , perché nominati dalla politica in base alla forza elettorale, e non ingaggiati per meriti manageriali dimostrati e certificati .
    Riduciamo il compenso astronomico a questi manager e paghiamo delle guardie giurate h 24 nei pronto soccorso.
    Troppo semplice vero ??
    Alla politica piacciono le cose controverse , non interessa risolvere il problema, perché dopo se il problema si risolve loro su che cosa possono sguazzare .
    La politica di solito azzanna qualsiasi cosa possa portare soldi nelle tasche , ma non vogliono lavorare però, vedi i soldi del PNNR che non spenderanno entro i termini dettati dall’unione Europea , perché c’è da lavorare ,da progettare ,da approvare , da assegnare , tutto roba che significa lavoro , allora non spenderemo questi soldi per debbanaggine di chi ci amministra , e l’Europa li assegnerà ad altri stati e noi resteremo indietro come sempre ,
    Altro che votare!!!!

  5. Amo Modica ok i manager super pagati e la politica, presso cui di solito (inutile negarlo) facciamo anticamera, scambiando il diritto per favore ed elargendo voto di scambio a consolidare il loro potere. Ok pure il mancato rafforzamento dei presidi, direi più con le forze dell’ordine che con la guardia giurata, che non può manco torcere un capello agli scalmanati (rischiano già penalmente nel farlo i carabinieri stessi)… ok tutto ma il problema rimane la sanzione verso questi scalmanati e verso chi li giustifica sui social o chi butta la palla in tribuna commentando e omettendo la responsabilità di una carenza civica in questi individui. Una scalmanata che si presenta per dolore al braccio in codice bianco, non assistita all’istante come pretenderebbe, devasta un ps e, col braccio infortunato, stende due carabinieri e un infermiere e poi si fa gioco su tik tok, già usato in corso di arresti domiciliari, dei detrattori una volta commutata la cosiddetta pena da arresti domiciliari a “obbligo di firma”.
    Questo non stupisce… addosso alla “malapolitica” e ai manager, ben lontani da queste vicende, comodamente seduti nei loro uffici. Ok, salvo che puntualmente questi si ritrovano il consenso popolare, ma della scalmanata e di quelli che gli corrono impunemente appresso sui social qualche parolina al posto suo la spenderei pure

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