
SIRACUSA – Prosegue il processo davanti alla Corte di Assise di Siracusa per l’omicidio di Giovanni Russo, il 22enne ucciso a Vittoria il 27 febbraio 2024. L’ultima udienza ha visto l’audizione degli ultimi due testimoni del pubblico ministero Ottavia Polipo, mentre i quattro familiari dell’imputato, Alex Ventura, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere.
La Corte ha acquisito le dichiarazioni della compagna della vittima, sentita dagli inquirenti subito dopo l’omicidio. L’udienza è stata quindi aggiornata all’8 aprile per questioni tecniche relative ai DVD e al 27 aprile per l’audizione del perito incaricato di riferire sulle intercettazioni.
Secondo la ricostruzione degli inquirenti, Russo e Ventura si sarebbero incontrati casualmente davanti all’abitazione di quest’ultimo. Tra i due sarebbe scoppiato un diverbio, nato da vecchi dissapori legati a una sigaretta negata. Poco dopo, Ventura avrebbe impugnato un fucile e sparato due colpi fatali a Russo, per poi darsi alla fuga e consegnarsi ai carabinieri di Vittoria.
L’accusa, rappresentata dal pm Polipo, contesta a Ventura l’omicidio volontario aggravato dalla premeditazione e dai futili motivi. La famiglia di Russo si è costituita parte civile con un pool di avvocati.
La difesa, rappresentata dall’avvocato Santino Garufi, punta invece sull’incapacità di intendere e di volere dell’imputato. A tal fine, ha citato un consulente medico di parte. La Corte deciderà, dopo averlo ascoltato, se nominare un consulente tecnico d’ufficio.
Durante l’udienza di convalida del fermo, Ventura ha negato che l’omicidio fosse legato a questioni di droga, parlando invece di problemi personali risalenti a qualche mese prima.
Il processo si avvia ora verso una fase cruciale, con l’audizione del perito sulle intercettazioni e la decisione della Corte sulla nomina di un eventuale consulente tecnico d’ufficio.