
Il consigliere comunale del Pd di Ragusa, Giuseppe Podimani, ha presentato una richiesta di accesso agli atti, trasmessa al sindaco, all’assessore al ramo, al presidente del civico consesso e al segretario generale, con riferimento all’avviso pubblico volto a ridare decoro al centro storico della città capoluogo, iniziando dalla rimozione di ogni genere di impianto pubblicitario di esercizi commerciali non più attivi, nel cui novero ricadono insegne a bandiera o parallele ai prospetti, totem, impianti luminosi obsoleti, targhe da studio e ufficio non più attivi, vetrofanie, bacheche e qualsiasi altro mezzo pubblicitario.
“Ricordo che un anno fa – spiega Podimani – il sindaco e l’assessore al Centro storico hanno annunciato questa iniziativa volta a ridare decoro al centro storico cittadino. Alla rimozione di questi impianti avrebbero dovuto provvedere i titolari degli esercizi commerciali non più attivi e i proprietari degli immobili su cui gli stessi sono installati, coprendo a proprie spese i relativi costi, entro 60 giorni dalla data del 20 marzo 2024, termine successivamente prorogato al 30 settembre 2024. E, però, non è possibile scaricare dal sito internet del Comune l’avviso pubblico citato in seno ai comunicati stampa pur sussistendo un apposito link che risulta vuoto. Ecco perché ho chiesto di conoscere anche il numero degli impianti pubblicitari di esercizi commerciali non più attivi effettivamente rimossi volontariamente da parte dei privati cittadini alla data del 30 settembre scorso; il numero degli impianti pubblicitari di esercizi commerciali non più attivi rimossi dagli uffici comunali dopo il termine del 30 settembre; l’impegno di spesa per la rimozione degli impianti; il resoconto delle spese ad oggi sostenute; e la mappatura eseguita dagli uffici comunali degli impianti ed insegne insistenti nel centro storico; e, ancora, il numero esatto e l’elenco degli impianti pubblicitari di esercizi commerciali non più attivi tuttora persistenti nel centro storico, secondo le risultanze della mappatura eseguita dagli uffici comunali”.