
“Alcuni utenti ci segnalano un ennesimo esempio di strafottenza e sciatteria organizzativa.
Per lungo tempo, l’ambulatorio di otorinolaringoiatria è stato situato accanto al servizio di controllo audiometrico, come sarebbe opportuno.
Recentemente, invece, qualcuno ha deciso di costringere gli utenti a un vero e proprio “gioco delle torri”: un servizio, quello di otorino, facilmente accessibile nella torre A, e l’altro, quello audiometrico, all’estremità opposta dell’ospedale, nella torre B. Per “semplificare” la vita degli anziani, il controllo dell’udito è stato collocato all’interno del reparto di urologia!
Chi conosce l’ospedale Giovanni Paolo II sa bene che è stato costruito come un labirinto, e per anziani e disabili raggiungere i vari reparti non è sempre facile.
A questo punto, ci chiediamo quale strategica esigenza organizzativa abbia portato a collocare due servizi complementari in due torri diverse e a una distanza così considerevole.
La risposta è chiara: un dirigente medico ha pensato bene di spostare il servizio di controllo audiometrico per occupare i locali con il proprio spogliatoio. E poiché lo spogliatoio è facilmente accessibile all’utenza, anziché sostituire la serratura, ha preferito installare una telecamera, quasi si trattasse di un privè.
Inoltre, il medico, spesso assente perché impegnato in una struttura universitaria, ha pensato bene: “io sono io e voi non siete… nessuno”, come diceva il Marchese del Grillo nel film di Alberto Sordi.
Ripetiamo ancora una volta: è così complicato razionalizzare e agevolare l’accoglienza e i percorsi interni?
È la solita storia: la pensilina alla fermata dell’autobus, installata dopo anni dall’apertura dell’ospedale; le sedie nelle sale d’attesa, arrivate dopo decine di segnalazioni sui giornali; la farmacia aziendale di via Paestum, con barriere architettoniche invalicabili per i disabili. E però, all’inaugurazione del bar dell’ospedale, un assembramento di deputati, senatori e portaborse, tutti in mostra a pavoneggiarsi per un “grande e straordinario risultato raggiunto”.
Rosario Gugliotta, presidente Comitato Civico Articolo 32″
3 commenti su “Ospedale di Ragusa. Il controllo dell’udito si fa in..Urologia…. Riceviamo”
Si al Giovanni Paolo ii ci sono cose che lasciano a bocca aperta.
Io per esempio non mi spiegavo perchè prima del prelievo bioptico non mi avessero prescritto la Risonanza magnetica – parlo dell’ambulatorio di urologia -al che dietro mia insistenza mi viene detto che data l’età non si riteneva opportuno.
Ma allora i fragili data l’età non hanno gli stessi diritti alla salute di quelli giovani?
Roba da pazzi che lascia basiti.
Purtroppo se la sanità è questa mi viene da dire “”si salvi chi può”” e chi non può ?
questo è il dilemma.
Be, se il pipino non sente, vuoi per l’età o per qualche patologia, mi sembra logico fargli un controllo all’udito. Questo avrebbe dovuto spiegare il dirigente che ha solo la colpa di aver salvaguardato il proprio spogliatoio. Gli ospedali come gli enti pubblici ormai sono cosa nostra e non deve riguardare l’utente che se le cose non piacciono se ne faccia una ragione o vada altrove. Complicare la vita alle persone ormai è una prassi consolidata in tutte le istituzioni.
Poi quando è ora di votare, tutti a tifare per questo o per l’altro perchè tanto questo episodio domani verrà dimenticato e si va avanti come sempre. Come se nulla fosse stato. Ora ad esempio avremo le elezioni provinciali e vedrete quante promesse e cambiamenti a favore dei cittadini ci saranno. Anzi, ci racconteranno!
Ma s’interessi di torte e macallè e lasci stare il pipino a chi se ne intende di pipini.
Ma viri a chistu ca parla di pipin! Ma pensandoci bene, si interessi di pipini poichè per il resto è disconnesso”
“le elezioni provinciali e vedrete quante promesse e cambiamenti a favore dei cittadini ci saranno…”
la informo che i cittadini non voteranno e quindi le promesse le potranno fare agli angeli del cielo, si ubriachi di crema pasticcera che si sentirà meglio.