Convalidato il fermo di Francesco Lo Monaco, detto “Cannata” (foto), 42 anni, vittoriese, indiziato dell’omicidio di Angelo Ventura, 38 anni, avvenuto la notte tra mercoledì e giovedì della scorsa settimana a Vittoria. Il giudice delle indagini preliminari presso il Tribunale di Ragusa, Ivano Infarinato, ha anche disposto la misura cautelare in carcere. L’uomo è accusato anche per i reati detenzione e porto di un fucile calibro 12 a canne mozze e relative munizioni e ricettazione dell’arma. Ventura, morì ospedale alcune ore dopo. Davanti al Gip, difeso dall’avvocato Matteo Anzalone, Lo Monaco ha risposto alle domande dichiarando che l’arma era della vittima e che il colpo è partito in modo accidentale. “Cannata” si è sottoposto, dopo il fermo, allo stub, strumento che permette di raccogliere tracce di esplosivo presenti sulle mani di chi ha usato un’arma da fuoco. Martedì si terrà una perizia balistica anche per verificare la versione di Lo Monaco. Quest’ultimo ha negato di voler uccidere Ventura ed ha posto delle domande agli inquirenti, ovvero se voleva commettere l’omicidio non lo avrebbe fatto a casa sua, non lo avrebbe colpito all’inguine e non avrebbe chiamato un vicino per accompagnare il ferito in ospedale visto che lui non ha autovettura. Lo Monaco è stato fermato nel pomeriggio del 30 gennaio con provvedimento del sostituto procuratore Monica Monego per il possesso e il porto del fucile a canne mozze con cui è stato esploso il colpo che ha squarciato la gamba della vittima.
- 4 Febbraio 2025 -