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Legge di Bilancio 2025. I pro e i contro secondo Anc Ragusa

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Da una prima disamina della Legge di Bilancio per il 2025, emergono già alcune criticità che potrebbero complicarne l’attuazione o limitarne l’efficacia. Non ha dubbi il presidente di Anc Ragusa, Rosa Anna Paolino, che traccia un’analisi e rivela che cosa, secondo lei, non va. Quali sono i punti deboli secondo l’Associazione nazionale commercialisti? “La sostenibilità delle risorse – afferma Paolino – risulta essere inadeguata per alcuni settori strategici, come la transizione ecologica o il welfare. In più, sembra che la realizzazione degli investimenti faccia registrare tempi di attuazione dilatati. Infatti, gli investimenti in infrastrutture e digitalizzazione richiedono anni per essere completati. Il rischio è che si producano ritardi a causa di iter burocratici o inefficienze amministrative”.
C’è poi il discorso delle famiglie. Quali le valutazioni di Anc Ragusa a questo proposito? “Registriamo – ancora Paolino – un impatto sociale con misure insufficienti per le famiglie: gli sgravi fiscali e gli aiuti al welfare potrebbero risultare limitati rispetto al costo della vita in aumento, soprattutto per le famiglie numerose o monoparentali. Inoltre, le politiche redistributive potrebbero non essere sufficienti per contrastare le crescenti disparità economiche e sociali”. Si parla della necessità di adempiere delle riforme ormai da tempo. Quale, a questo proposito, la vostra posizione? “Le riforme strutturali – aggiunge il presidente di Anc Ragusa – sono indispensabili per rendere il Paese attrattivo agli investimenti e però risultano incomplete, basti pensare ai ritardi nella riforma fiscale. Non si affrontano in modo deciso le problematiche legate alla precarietà e alla qualità dell’occupazione, soprattutto per i giovani. L’attuale governo, per la necessità di trovare un equilibrio tra le varie forze politiche, rischia di compromettere la coerenza delle misure. Non ci sono dubbi sul fatto che tagli o rimodulazioni della spesa potrebbero generare insoddisfazione o difficoltà nell’applicazione delle riforme. Ma non solo. L’incertezza sui mercati internazionali, l’aumento dei tassi di interesse e le tensioni geopolitiche potrebbero influire negativamente sulle previsioni di crescita e rendere più difficile rispettare gli obiettivi prefissati”. Quale, dunque, il vostro giudizio complessivo? “In sintesi – conclude Paolino – la Finanziaria 2025 rappresenta un passo avanti in molte direzioni, ma le sue ambizioni rischiano di essere ridimensionate da vincoli di bilancio, lentezze amministrative burocratiche e dinamiche sociali ed economiche complesse. Sarà cruciale monitorarne attentamente l’attuazione per evitare che queste criticità si traducano in fallimenti. Per noi di Anc Ragusa, è questa la mission per l’anno 2025”.

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