Nella seduta del civico consesso di ieri sono passati all’esame del consiglio importanti atti di natura finanziaria e nello specifico un debito del Comune con l’Ato Ragusa di 5 milioni di euro e ulteriori 4 transazioni dell’importo di oltre 1 milione di euro.
In aula la consigliera Monia Cannata ha posto quesiti, richieste di chiarimento all’amministrazione e alla parte tecnica cercando di approfondire i tanti coni d’ombra di entrambi gli atti che pesano e peseranno sulle casse comunali.
“Dinanzi a tali e importanti atti sui quali abbiamo svolto, da opposizione attenta e rigorosa, un’attività di approfondimento, abbiamo visto una maggioranza votare silente e addirittura infastidita dalle richieste di chiarimenti. Comprendiamo che non vogliono che si disturbi il “manovratore” che ha già annunciato la sua ricandidatura, ma si parla di debiti che inficiano le casse comunali e che erediteranno le future amministrazioni”, dice Cannata.
“Nello specifico la scelta di spalmare i 5 milioni di euro di debiti con l’Ato in 7 anni ha aspetti poco chiari a partire dalla cifra inserita nell’ultimo rendiconto che era di 58mila euro e da cui dipende la capacità di spesa dell’ente. Adesso invece annualmente il Comune dovrà sborsare, per sette anni, centinaia di migliaia di euro mettendo un’ipoteca su chi amministrerà la città in futuro”.
“Inoltre le diverse transazioni di ieri in consiglio sono arrivate soltanto dopo l’esposto di Fratelli d’Italia e risalgono allo scorso marzo. Anche in questo caso vi sono aspetti controversi, visto che si tratta di un rimborso per sinistro stradale su cui lo stesso sindaco aveva favoleggiato oscuri complotti e aveva elargito un ricco incarico legale (con oltre mila euro di spese legali) risolto con una transazione da parte del Comune di 1 milione di euro. Avremmo potuto risparmiare le spese legali e affrontare diversamente la questione”, dice Cannata.
“Il risultato è che viviamo con un’amministrazione e una maggioranza che non gradiscono la trasparenza, che stanno conducendo politiche di bilancio che ci hanno portato sul baratro, che si sta salvando il salvabile pur di procedere ad assunzioni e prebende politiche. Non saremo mai in silenzio dinanzi a tutto ciò”, conclude la consigliera Cannata.