“Ragusa ha vissuto e sta vivendo un cambiamento storico – afferma il sindaco, Peppe Cassì – come non può che definirsi il passaggio a un nuovo servizio di trasporto pubblico dopo quasi 50 anni di gestione Ast. Più linee, più corse, nuovi servizi tramite app, come la possibilità di vedere in diretta la posizione del bus. Ma un cambiamento, per essere tale, non riguarda solo i mezzi e le tecnologie ma anche le abitudini di chi ne usufruisce.
Ecco che i dati di questi primi mesi di di gestione Etna, in attesa della grande gara europea per l’affidamento definitivo del servizio, sono assolutamente interessanti, nei pro e nei contro.
Prima di scendere nel dettaglio delle cifre, 3 sono i macro-aspetti che emergono: la presenza di un servizio efficiente sta spingendo sempre più ragusani ad utilizzare il trasporto pubblico; anche senza l’attivazione della ztl l’abitudine a raggiungere Ibla con mezzi pubblici è ormai consolidata e confermata da numeri in costante crescita; la linea per Donnafugata non ha avuto particolare successo”.
“Sono 15.045 i biglietti di servizio urbano staccati a luglio; 27.209 quelli di agosto; 20.268 quelli di settembre per un totale di 62.522 – prosegue l’assessore alla Mobilità, Giovanni Gurrieri -. Se consideriamo che 5.305 biglietti sono della tipologia giornaliera o settimanale, e che nel conteggio sono esclusi gli abbonamenti, si capisce come il numero degli utenti trasportati sia molto più alto. Si tratta quindi di numeri che già nel primo trimestre superano le medie del passato.
Tutte le linee viaggiano già su buoni livelli, ma il ruolo principale viene svolto dai collegamenti da e per Ibla: sommando sia i collegamenti tramite linee urbane tradizionali e sia i diretti tramite navetta, il totale dei biglietti staccati raggiunge quota 38.659. Un dato che conferma l’attrattività del nostro Centro storico e la comodità di raggiungere Ibla con i mezzi pubblici anche quando la ztl rimane, di conseguenza, disattivata.