Modica non è solo cioccolato, barocco, folklore e tradizioni.
Modica è, da sempre, anche città di cultura. Non soltanto per quanto ha dato nella storia della filosofia, della musica e della letteratura, ma anche per ciò che, in questi anni, sta offrendo nella scena poetica italiana.
E’ però tipico del nostro territorio, ma non solo, mostrare indifferenza per i presenti per poi rimpiangere gli assenti.
Scollarsi di dosso questo atteggiamento, che si trasforma in limite, significa riconoscere a questa città la presenza di un poeta, teologo e scrittore apprezzato a livello nazionale ed internazionale: Domenico Pisana.
Qualcuno potrebbe ridacchiare pensando al rapporto di collaborazione che questa testata ha con lo stesso Pisana, di cui per diversi anni è stato anche direttore responsabile.
Non c’è alcuna piaggeria né condizionamento. Ciò che scriviamo è semplicemente quanto ricaviamo dalla continua ed incessante attribuzione di premi e riconoscimenti, in Italia e all’estero, che il “modicano” Domenico Pisana continua a ricevere, oramai da anni, in virtù della sua produzione poetica, letteraria e saggistica.
L’ultimo riconoscimento, in ordine di tempo, è arrivato direttamente dalla Badr University de Il Cairo.
L’ateneo della capitale egiziana non solo ha riconosciuto il valore poetico del modicano, ma l’ha apprezzato ed approfondito al punto da invitare Domenico Pisana in Egitto, per una tre-giorni (dal 26 al 28 ottobre scorsi) di incontri, lezioni e letture della sua poetica e produzione letteraria.
Nella prima giornata al Cairo, Domenico Pisana, accompagnato in Egitto anche dal poliedrico artista modicano Guido Cicero, ha relazionato alla Terza Conferenza Internazionale della Badr Università, sul tema “Inclusione e diversità nell’era dell’ umanesimo digitale”, e tenuto altresì una lezione-dibattito sul tema “La poesia tra sogno e profezia per un nuovo umanesimo nell’era delle tecnologie”. Il giorno successivo è stato presentato il suo libro “Profili di tempo e d’anima”, che ha visto gli interventi critici di Lamia El Sherif El Sherif, docente ordinaria di letteratura comparata presso il dipartimento d’italianistica, e di Hussein Mahmoud , docente ordinario di letteratura italiana e Preside della facoltà di lingue e traduzione nonché autore della prefazione, e, infine, la lettura di alcune poesie di Pisana tradotte in arabo e declamate dalla studentessa universitaria Nour Hamed.
In segno di gratitudine, Domenico Pisana ha donato al Preside della facoltà egiziana Hussein Mahmoud il libro “Modica in un trentennio -percorsi di storia di una città in cammino 1980-2010” ed il volume di saggistica “Quel Nobel venuto dal sud – Salvatore Quasimodo tra gloria e oblio”.
Nell’ultimo giorno del tour egiziano, Domenico Pisana è stato ospite del Centro Culturale “Sia”, dove in collaborazione con la Biblioteca e Archivio Umberto I del Cairo, è stato presentato il libro “Letteratura come interpretazione della vita”. All’incontro era presente la scrittrice egiziana Safaa Elnagar con la quale si è avviato un confronto sul rapporto tra cultura Italiana ed egiziana, mettendo in evidenza, la visione e il ruolo della letteratura nella costruzione di ponti di comunicazione tra le due culture e la missione della letteratura nell’interpretare la vita.
L’incontro è stato moderato dalla Professoressa Wafaa Al-Bey, docente di Letteratura italiana all’Università di Helwan e direttrice della Biblioteca e dell’Archivio Umberto I de Il Cairo. A seguire c’è stato un intenso dialogo, agevolato anche dalla traduzione curata dal professore Islam Fawzi Mohamad, con il pubblico composto da docenti di scuola superiore e docenti universitari del Cairo.
“E’ stata una esperienza che mi ha gratificato ed arricchito – commenta Domenico Pisana al rientro nella sua Modica -. Sono stati tre giorni carichi di incontri, e confronti culturali e interreligiosi. Ringrazio vivamente tutti coloro che l’hanno resa possibile”.
Siamo noi, modicani, a ringraziare l’Università de Il Cairo per aver sottolineato la caratura internazionale di un nostro concittadino al quale non può non applicarsi quell’ universale detto evangelico “nemo propheta in Patria”, che non pregiudica certo la sua fama ed il suo riconoscimento, ma invita la cultura del nostro territorio e la città a mostrare un minimo di apprezzamento per un suo concittadino.
LE TESTIMONIANZE:
9 commenti su “Il modicano Domenico Pisana ospite d’onore al Cairo”
La mia preoccupazione, più che altro, e che si trovi in un paese non sicuro…
La cosa che mi suscita perplessità è che guardiamo l’Africa come il terzo mondo quando per cultura eguaglia noi. Oggi ad esempio l’Egitto è considerato un paese instabile quindi pericoloso e insicuro. Tanto che la magistratura in tal senso si è data tanto da fare. In virtù di tutto questo mi chiedo: Il Prof. Pisana ne ha avuto coraggio a recarsi al Cairo correndo seri rischi!
Il libro donato al Preside “Modica in un trentennio” è un libro che ne sono geloso. Tanto da non averlo voluto mai prestare per paura di non riceverlo indietro.
Leggendo Modica in un trentennio a distanza di anni e a parte la politica, si respira il profumo dei tempi rimpianti.
Mahhh, il Professor Pisana fino in Egitto? Forse hanno voluto compensare con questo riconoscimento la ” morte di Giulio Regeni”. Tutto ciò detto, senza mettere minimamente e lontanamente in dubbio le qualità meritorie di Domenico Pisana.
Segnali di una possibile candidatura al Nobel per la letteratura?
14 milioni di turisti sono andati in Egitto ultimamente.
Lo hanno ritenuto sicuro .
Solo la comunista più rossa che c’è in magistratura lo ha ritenuto insicuro .
Ritenendo sicuro lasciare andare libero un possibile terrorista ,un possibile trafficante di esseri umani, un possibile delinquente.
Bisogna fare I testi psichiatrici a certe categorie che decidono il destino degli altri .
Paesi non sicuri…. arrivano da noi per rendere insicuro il nostro PAESE. Non se ne può più dalle barbarie e anche da chi rende precaria la nostra sicurezza in casa nostra.
Non confondiamo il mondo accademico ,con i responsabili della morte di Regeni . Si rischia di essere …..
Certamente qualche parolina per il compatriota si poteva spendere , anche per chiedere la collaborazione delle autorità egiziane per appurare la verità , torturato e ucciso dai servizi segreti perché scambiato per una spia ? Estradizione e processo per gli agenti . Se no niente vendita di armi italiane all ‘Egitto. Comunque comprensibilissimo , avrei fatto lo stesso, anzi non sarei andato
Chiaro Sig ispettore privato lei è un fellone , lo si è visto con le sue indagini , degno di romanzo giallo-comico!! Buona giornata a tutti e buona vita!!!