Ieri è stato presentato a Roma il piano industriale dell’Eni dove viene confermato quello che già era nell’aria, ovvero la dismissione della chimica di base che colpisce gli stabilimenti siciliani compreso Versalis a Ragusa. Più che piano industriale è un piano di dismissione e disimpegno dove è apparso in maniera purtroppo chiara l’inesistenza di un progetto di trasformazione . Non c’è prospettiva di sviluppo ne è una chiara volontà di mettere investimenti concreti per la riconversione.
La chiusura di Versalis, denuncia il Segretario Generale della Cgil di Ragusa Giuseppe Scifo, significa per Ragusa una drastica riduzione del perimetro industriale con gravi ricadute occupazionali ed economiche. A rischio tutti i posti di lavoro del sito , soprattutto quelli dell’indotto che perderanno immediatamente il lavoro nel momento in cui sarà fermato l’impianto come annunciato da Eni. Questa dell’Eni è una tappa drammatica dentro il percorso di deindustrializzazione che sta attraversando l’Italia. A pesare ancora di più c’è l’assenza di un ruolo del Governo che sta alla finestra a guardare questi processi. Compreso quello regionale che in assenza di una visione strategica sull’industria nell’isola rimane immobile ed assistere passivamente alla desertificazione produttiva. Per questo già ieri stesso a Roma è stato proclamato lo stato di agitazione dei lavoratori dei siti Eni sia del diretto che nell’indotto. Anche a Ragusa, conclude Scifo, avvieremo una mobilitazione per dire no alla dismissione di Eni e per chiedere un vero piano industriale di riconversione che non può e non deve prevedere primo, secondo e terzo tempo, ma chiarezza e concretezza affinché nessun posto di lavoro venga perduto.
- 27 Dicembre 2024 -
2 commenti su “Chiusura Versalis a Ragusa. Cgil, Scifo:” Mobilitazione per dire no””
Ora con questo comunicato della Cgil “sunu tutti cacati n’cuoddu”! Avviaeranno una mobilitazione per dire no alla chiusura.
Sindacati……..
I sindacati prima scassunu a Cabbasisi all’aziende con vertenze a palla ,sempre a cercare sempre più tutele bonus 104 e poi gridano allo scandalo quando le aziende mandano affanculo sindacati e lavoratori .
Questi parassiti servono solo ad avvelenare i rapporti.
Le aziende si dovrebbero rapportare solo con una rappresentanza dei lavoratori dell’azienda stessa.