Sulle richieste dei dipendenti comunali di Modica, sollecitate, ripetutamente, da diversi anni, la Camera del Lavoro ritiene “che l’amministrazione Monisteri non voglia individuare le soluzioni possibili e fattibili”, in particolare riguardo alla questione del tempo pieno per il personale attualmente a 35 ore settimanali e a quella relativa alla possibilità, prevista del Contratto Nazionale vigente di procedere, entro il 31 dicembre 2025,all’attivazione delle procedure finalizzate alle progressioni verticali per i dipendenti.
Riguardo al primo punto, relativo all’adozione degli atti per la trasformazione giuridica a tempo pieno del contratto di lavoro dei dipendenti ad oggi ancora a part-time, la Cgil ha chiesto al Sindaco e all’Assessore al ramo di chiedere un incontro istituzionale alla Commissione ministeriale preposta (Cosfel), per rappresentarle approfonditamente la problematica, al fine di ottenere la superiore autorizzazione necessaria alla trasformazione contrattuale. Da più di un anno a questa parte la Cgil ha più volte sollecitato il Sindaco a prendere un appuntamento per il confronto presso la predetta Commissione. Non comprendiamo il perché il Sindaco si sia rifiutato dal farlo. La Cgil ritiene che un confronto in presenza con la Commissione su questa problematica potrebbe determinare le condizioni per portare a casa il risultato, ma inopinatamente e senza alcuna motivazione l’Amministrazione si ostina a non voler procedere.
“In tanti altri Enti locali, aventi le stesse problematiche finanziarie del nostro (in dissesto o in piano di riequilibrio), i sindaci di questi si sono resi favorevoli e disponibili al confronto davanti alla Commissione Cosfel, e ciò ha permesso di dare soluzione a fatti identici a quelli di cui stiamo parlando per i dipendenti del comune di Modica – dice ilsegretario della Camera del Lavoro, Salvatore Terranova -. In verità, la trasformazione di detti contratti a tempo pieno poteva essere conseguita già con la precedente Amministrazione, che su questo ha sulla coscienza il ritardo accumulato in merito al raggiungimento del tempo pieno per 116 dipendenti.
Relativamente al secondo punto, ossia le progressioni verticali, sebbene più volte sollecitate, l’Amministrazione si attarda su posizioni di non risposta alla nostra richiesta circa la compatibilità giuridico-amministrativa e finanziaria dell’attivazione delle procedure per le progressioni verticali di cui all’art. 13 del contratto vigente, anche in considerazione del fatto che il costo di tale progressione non determina un aumento del costo del personale in quanto la copertura economica viene ricavata dallo 0.55% del monte salari dell’anno 2018 e atteso che dette procedure non configurano nuove assunzioni.
Ormai è pleonastico rilevare che all’interno del Comune la gran parte dei dipendenti svolge mansioni superiori rispetto all’inquadramento da loro attualmente posseduto e da molti anni a Modica non c’è stata da parte delle Amministrazioni succedutesi nel tempo e in ultimo da quella attualmente in essere alcuna disponibilità a realizzare questo doveroso e necessario percorso.
Come mai l’Amministrazione Monisteri è restia al confronto col Cosfel e perché la stessa esprime totale difficoltàsu una procedura in favore dei dipendenti che, tra l’altro, non determinerebbe aggravio di spese, ma al contrario,metterebbe nella giusta collocazione e inquadramento i dipendenti,i quali continuano a lavorare facendo mansioni molto al di sopra di quelle che dovrebbero svolgere”?
1 commento su “Personale a part-time e progressione verticale al Comune di Modica. La rabbia della Cgil”
.Mah, chiaramente ognuno deve svolgere il suo ruolo , ma prima di richiedere bisognerebbe aspettare il riassesto o spendere una proposta altruista.