Che dire ancora della martoriata Haiti. Al solito all’orizzonte nulla di concreto verso la stabilizzazione dell’isola caraibica. In queste ore registriamo l’ennesimo massacro compiuto questa volta nella città di Pont-Sondè, dipartimento di Artibonite, nel nord-ovest della nazione, in cui hanno perso la vità 70 civili, massacrati dalla spietata gang Gran Grif una delle tante bande fuori controllo che scorazzano in lungo e in largo nell’isola, mietendo genocidi all’occorrenza. E il governo che fa per impedire e fermare tutto ciò? Nulla. La polizia arriva sul luogo del massacro a strage compiuta, si limita a raccogliere testimonianze e redigere qualche documento. Mentre il governo nelle vesti del primo ministro haitiano Gary Conille si premura di far visita ai feriti ricoverati nell’Ospedale Saint Nicholas di Saint Marc e portare la solidarietà della nazione ai famigliari delle vittime, espimendo indignazione per quanto accaduto. “Questo nuovo atto di violenza, diretto contro civili innocenti, è inaccettabile e richiede una risposta urgente, rigorosa e coordinata da parte dello Stato”, ha dichiarato Conille ripudiando il massacro. Ha sottolineato che il suo governo lavorerà instancabilmente per ripristinare la sicurezza e l’autorità dello Stato, oltre a proteggere i cittadini da questi atti criminali e disumani. Tutte balle. Intanto tra le 70 vittime si registrano dieci donne e tre bambini, molti di loro giustiziati in strada. Durante l’assedio della città, durato diverse ore, i membri della banda del Gran Grif hanno bruciato almeno 45 case e 34 veicoli, costringendo migliaia di residenti di Pont Sondé a fuggire e cercare riparo nella piazza pubblica della città di Saint Marc. Non manca nemmeno Antonio Guterres a dire, l’inutile, sua. Il segretario generale delle Nazioni Unite, ha condannato l’attacco e ha chiesto maggiori sforzi per garantire la sicurezza di Haiti a nome dei paesi che compongono la cosiddetta Missione multinazionale per sostenere la sicurezza di Haiti, guidata dal Kenya. Avete letto bene? Guidata dal Kenia! Dopo l’assedio e l’ennesima strage, compiuta l’HNP che fa? Quello che fa di solito in questi casi: rimuove dall’incarico il commissario di turno, Paul Ménard, nonchè direttore della polizia di Artibonite. Al suo posto, il commissario della divisione Caleb Exantus che ha prestato giuramento. Cambierà qualcosa? Sicuramente no, appurato che ad Artibonite, siano attive parecchie bande di deliquenti, non si riesce ancora a sgominarle? Troppe cose non tornano. Secondo i residenti di Pont-Sondé e l’ONG Rete Nazionale per la Difesa dei Diritti Umani da diversi giorni si stava diffondendo attraverso i social network un messaggio del leader Gran Grif, Luckson Elan, che minacciava l’attentato. Perchè? La popolazione locale si era opposta a un pedaggio richiesto dalla banda posto su una strategica autostrada nazionale. Inoltre alla gang di Elan, non è andata giù l’aggregazione da parte della popolazione di Pont-Sondè a un gruppo di autodifesa noto come La Coalición. Il resto è storia di oggi.
- 26 Dicembre 2024 -