La X edizione del Festival Letterario “Pero Živodrag Živković”, organizzato dal club letterario “Plava Paleta” e che si è svolta a Zenica in Bosnia, è stata vinta dal poeta modicano Domenico Pisana, Presidente del Caffè Letterario Quasimodo.
L’evento si è svolto il 19 e 20 settembre scorsi in due serate caratterizzate da tavole rotonde, incontri, momenti musicali, e letture di poesie, con il coordinamento del Presidente Emir Sokolovic.
In 20 gli autori precedentemente selezionati a fine agosto: Darko Habazin, Jasmina Hanjalić, Domenico Pisana, Nihad Mešić River, Fatima Jamaković Čorambegić, Ljiljana Lipovac, Nuša Tičar, Sanela Kuko, Nataša Obradović, Sanja Strukar Križanac, Stefanija Di Lino, Miroslav Tičar, Miodrag Krunić, Renata Pavković, Sejad Durak e Ajdin Alibabić. Presenti anche gli ambasciatori della Slovenia Zvona Žigon, e il console dell’ambasciata serba, Petar Novaković. Anche l’Ambasciata Italiana in Bosnia ha patrocinato il Festival.
Domenico Pisana era stato finalista con due sue poesie dal titolo “E non sono navigazioni esagerate” e “Sono solo un uomo”, che sono state lette nel contesto di un video preparato per il Festival.
E’ stato il console dell’ambasciata serba, Petar Novaković, a proclamare il nome di Pisana vincitore della X Edizione, cui è andato in premio una scultura.
Il poeta Emir Sokolovic, nella dichiarazione rilasciata alla stampa così si è espresso:
“Abbiamo celebrato la decima edizione giubilare del Festival letterario internazionale “Pero Živodraga Živkovića” , che quest’anno è stata vinta dall’italiano Domenico Pisana, che vive in Sicilia a Modica, la città di Salvatore Quasimodo, ove ha anche fondato nel 2004 un Caffè Letterario intestato al Nobel. La figura di Domenico Pisana si aggiunge a tutti i vincitori delle edizioni precedenti: Tode Ilievski (2015), Paolo Maria Rocco (2016), Goran Simić (2017), Slobodan Ivanović (2018), Sabrina De Canio (2019), Franco Di Carlo (2020), Giorgio Moio (2021), Filippo Ravizza (2022) e Marko Bačanović (2023).
Cresciuto dall’entusiasmo e dopo 10 edizioni, il Festival – ha concluso Emir Sokolovic – si è affermato come un’esperienza poetica rispettabile, con l’obiettivo di mantenere vivo il ricordo del defunto Živodrag Živković, lirico ineguagliabile di questa regione linguistica, poiché è il minimo che dobbiamo alla sua opera. Grazie a quell’entusiasmo e al contributo disinteressato, il Festival sopravvive e continua a esistere. I valori di questo festival sono stati riconosciuti anche dalle ambasciate di Italia e Serbia, che hanno concesso il loro patrocinio alla manifestazione culturale, aggiungendo una nota in più alla sua partitura. Sono orgoglioso di aver creato una manifestazione poetica che è stata riconosciuta e divenuta un punto di riferimento nella terra di Dante“.