Nel 2024, oltre 50.000 incendi hanno devastato l’Amazzonia, mentre il bacino amazzonico affronta la peggiore siccità degli ultimi 121 anni. Un totale di 346.112 focolai sono stati registrati da gennaio a settembre 2024 in Sud America, un numero che supera il record del 2007 di 345.322 focolai, come confermano i dati satellitari analizzati dal Programma di Incendio dell’Istituto Nazionale di Ricerche (INPE) del Brasile.
Morte e distruzione anche in Perù con 18 persone che hanno perso la vita. Nella sola provincia di Bongará, comunità di Corosha, il fuoco ha distrutto più di 400 ettari di boschi e pascoli. Le fiamme durante più di una settimana hanno distrutto anche due siti archeologici.
Mentre in Bolivia, il governo di Luis Arce ha dichiarato l’emergenza nazionale dopo aver registrato più di 3.000 focolai attivi che alcune zone presentano un inquinamento dell’aria incompatibile con la vita umana.
Una situazione simile è vissuta in Ecuador. Nell’anno in corso, il corpo dei vigili del fuoco della capitale Quito sono intervenuti per assistere 325 incendi boschivi. Secondo il rapporto della Segreteria Nazionale per la Gestione dei Rischi, nel 2024 l’Ecuador ha perso circa 30.000 ettari di vegetazione a causa del disastroso fenomeno ambientale. Inoltre, l’Istituto Nazionale di Meteorologia e Idrologia ha riportato alti livelli di radiazione ultravioletta. Sono 17 gli incendi boschivi che hanno colpito migliaia di ettari nei dipartimenti di Tolima, Cauca, Huila e Boyacá. All’inizio del mese, la sola capitale Bogotà ha registrato sette incendi.
E ancora, dal 2 al 13 settembre, il cielo del Paraguay è stato coperto per giorni da una nuovola arancione a causa del fenomeno distruttivo che ha colpito due delle più grandi foreste del Sud America: il Gran Chaco e l’Amazzonia. Dopo aver perso 190.000 ettari nella zona di confine con la Bolivia e il Brasile, il governo ha dichiarato un allarme epidemiologico per inquinamento ambientale con l’aria diventata irrespirabile.
- 27 Dicembre 2024 -