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Unitre Modica. Affinché sia sempre di più l’Europa dei cittadini

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“Più Europa nell’età dell’insicurezza”, questo è stato il titolo della conferenza svoltasi a Modica presso la sala del Granaio a cura della locale sede dell’Unitre. Relatore il prof. Giuseppe Barone che, in vista del prossimo appuntamento elettorale, si è soffermato sulla importanza del voto per la elezione del nuovo Parlamento Europeo. I lavori sono stati aperti da Enzo Cavallo che, dopo il saluto, ha sottolineato che l’appuntamento è stato voluto in vista della elezione del nuovo parlamento e non per parlare del confronto e, sempre più spesso, dello scontro fra le forze politiche in campo e dei vari candidati in concorrenza, ma per informare i cittadini elettori sul vecchio continenente. E’ stato quindi il relatore ad intervenire e non certo per parlare o per promuovere i partiti o i candidati ma per parlare dell’istituzione Europea e dei ruoli del Presidente della Commissione, dei 27 commissari, del Presidente del Parlamento Europeo, del Consiglio UE, della Banca Centrale Europea, della Corte di Giustizia Europea, della Corte dei Conte, oltre che delle altre istituzioni europee. L’iniziativa si è resa utile per fare il punto sulla struttura complessa dell’Europa, per descriverne la composizione e le sedi e per parlare degli organi che la governano con particolare riferimento al periodo successivo al trattato di Maastrich col quale è stata istituita l’Unione Europea. In merito alla composizione del Parlamento Europeo è stato precisato che ai 705 deputati uscenti ora ne subentreranno 720 e ciò per l’incremento demografico registrato negli ultimi anni, un fenomeno che non interessa l’Italia che confermerà 76 rappresentanti. Dopo essersi soffermato sulla composizione politica del parlamento ed i riferimenti delle forze politiche italiane, il relatore ha indicato le principali ragioni per le quali è assolutamente necessario andare a votare. L’ultima legislatura ha subito distrazioni e condizionamenti di grande importanza: dalla brexit con l’uscita dell’Inghilterra dall’Ue alla gestione della situazione determinata della pandemia; dalla complessa questione della immigrazione, alla guerra Russia Ucraina e non solo. Il nuovo Parlamento, ancorchè con poteri limitati, sarà chiamato a determinare quella svolta che dovrà portare alla revisione dei trattati per dare più peso e un ruolo legislativo ai parlamentari, per limitare il potere dei capi di stato, per contenere il diritto di veto, per la previsione dei pronunciamenti popolari attraverso i referendum, per introdurre una politica estera unica, per arrivare ad una forza armata continentale. Il tutto sapendo che ci sono problemi irrisolti che aspettato di essere affrontati per risolti come la gestione della pace, la dilagante immigrazione, la sicurezza, il cambiamento climatico, il riscaldamento globale, così come si è pienamente convinti che dall’Europa dei burocrati occorre passare all’Europa dei cittadini. Queste le considerazioni che hanno indotto a rivolgere un invito agli intervenuti a recarsi a votare e a esprimere il proprio voto nel rispetto dei propri ideali non con l’obiettivo di fare gli interessi del nostro continente.

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