(gr) L’ennesimo terremoto di magnitudo 6,4 della scala Richter ha nuovamente colpito per la quarta volta il Nepal a distanza di pochi mesi. Questa volta interessate sono due remote regioni nell’est del Paese, i distretti di Jajarkot e Rukum occidentale, nei quali al momento i morti sono 157 e circa 200 i feriti, popolazione sorpresa in piena notte mentre dormiva. Un numero provvisorio destinato purtroppo a salire con il passare delle ore essendo le strade, di per sé impervie, interrotte dalle frane il che non sta agevolando le operazioni di soccorso messe in moto dalle autorità nepalesi. Il terremoto ha scaricato la sua furia devastatrice alle ore 23:47 in un’area remota a circa 500 chilometri a ovest della capitale, Kathmandu sviluppatosi a una profondità di 10-15 chilometri. “Il numero dei morti e feriti potrebbero diventare centinaia se non migliaia” ha detto al telefono il funzionario del distretto di Jajarkot, Harish Chandra Sharma. Sebbene di non grandissima intensità il sisma ha quasi raso al suolo i villaggi circostanti anche a causa delle precarie condizioni costruttive delle abitazioni. I governi provinciali del Nepal hanno annunciato pacchetti di aiuti per le aree colpite dal terremoto, mentre il Congresso nepalese e il Rastriya Swatantra Party (Partito nazionale indipendente) hanno offerto rispettivamente cinque milioni di rupie nepalesi (circa 37.800 euro) e due squadre di medici. Per noi europei sembrano una miseria i soldi offerti, ma da quelle parti la cui principale economia è basata principalmente sul turismo non sono considerati pochissimi. “Le squadre di soccorso stanno impiegando molto tempo per raggiungere a piedi alcuni villaggi perché le strade sono bloccate, ha affermato Harischandra Sharma, vice direttore del distretto di Jajarkot”. La Repubblica Federale Democratica del Nepal è un paese senza sbocco sul mare nell’Asia meridionale. Geograficamente si trova nella catena dell’Himalaya, circondata a nord dalla Cina e a sud dall’India.
- 5 Febbraio 2025 -