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Strisce blu Ispica. Monaca: “Le delibere non servono, necessario raccordo col civico consesso”

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“Istituzione spazi da adibire ad aree di sosta temporanea in via sperimentale a Santa Maria del Focallo, Marina Marza e centro urbano. Individuazione aree, fasce orarie, tariffe, esenzioni e quanto necessario alla sperimentazione”. Recita così il frontespizio della delibera n.54 che la Giunta municipale di Ispica ha approvato nella seduta del 29 giugno scorso e che sta suscitando un vespaio di polemiche. E sulla questione interviene il consigliere comunale del gruppo CambiamoDavveroIspica e rappresentante del movimento politico di Cateno De Luca, Paolo Monaca, che ha già sottoscritto, nei giorni scorsi, un documento, assieme agli altri rappresentanti dell’opposizione, per chiedere la revoca del provvedimento. “Ci sono una serie di riflessioni da fare – chiarisce Monaca – a cominciare, ad esempio, dalla zona di mare. Parliamo di una fascia costiera da bandiera blu dove, ormai da anni, insistono villaggi turistici, case vacanze, residenze per i villeggianti. Insomma, parliamo di un’area alquanto popolata dove insistono numerosi immobili sia ad uso privato che turistico. I servizi pubblici, purtroppo, pur a fronte di tali presenze, risultano molto esigui se non addirittura inesistenti. Dobbiamo dunque porci nei panni del visitatore, del turista che si aspetta dal Comune l’erogazione di servizi pubblici all’altezza della situazione, a maggior ragione se la presenza della bandiera blu finisce con l’elevare il livello delle aspettative. Quindi, contestualmente alla tassa di soggiorno, l’amministrazione dovrebbe intanto garantire quei livelli minimi, a livello qualitativo e quantitativo, che la presenza della bandiera blu impone. Circa due anni e mezzo fa, inoltre, e lo ricordo bene perché a quel tempo ero assessore comunale, la Giunta municipale aveva deliberato l’istituzione di due grandi parcheggi su area comunale, sempre lungo il territorio della fascia costiera, da aggiudicare a dei privati che, a quanto sembra, avevano già pronta l’erogazione di servizi specifici come quello di accompagnare chi sostava in prossimità della spiaggia con un bus navetta. Ma non solo. All’interno di queste aree erano stati previsti servizi connessi gratuiti, tutto per agevolare la permanenza del turista e del visitatore. E’ finita che, a quanto risulta, non è mai stato dato seguito a quell’aggiudicazione: non sappiamo per quale motivo. Questo ci fa comprendere che non c’è pianificazione, non c’è una visione di come far crescere e sviluppare quell’area della fascia costiera, non si comprende quali potrebbero essere i servizi da erogare ai residenti o ai turisti. La presenza delle strisce blu, tout court, cozza con tutto questo. Sembra solo una imposizione ai danni di chi viene a trovarci con il precipuo obiettivo di fare cassa. E tutto questo, senza programmazione, non credo vada bene”.

“Diverso – aggiunge il consigliere Monaca – il discorso per quanto riguarda l’istituzione delle strisce blu nel centro urbano. La scelta, in particolare, è ricaduta su un’area dove insistono sì numerose attività commerciali ma anche gli uffici postali, istituti bancari, la biblioteca comunale. In questa stessa area, in effetti, dove gli stalli di sosta sono stati finora gratuiti, il personale dipendente parcheggia le proprie auto per tutta la durata della propria attività e non si registra alcun ricambio, a discapito degli operatori economici che dovrebbero fare crescere lo sviluppo della nostra città. Ecco perché ritengo che la questione vada regolamentata con attenzione, che si trovino delle soluzioni in grado di contemperare le esigenze di tutti. Una scelta, ad esempio, potrebbe essere quella dell’istituzione del disco orario a patto, però, che siano espletati gli adeguati controlli perché, altrimenti, tutto ciò non avrebbe senso. Quindi, per quanto riguarda il centro urbano, rispetto alla fascia costiera, farei questo distinguo. D’altro canto, non possiamo fare finta che lì non ci sia il problema. Quest’ultimo, però, va affrontato. Allo scopo, soprattutto lungo il corso Garibaldi, di trovare un’alternativa in qualche modo indolore per tutti. Ecco perché, come abbiamo riportato sul documento sottoscritto con le altre forze di opposizione, si rende necessario un confronto con le associazioni di categoria oltre che con il Consiglio comunale invece di adottare una delibera in autonomia, su una questione così delicata, senza avere raccolto il parere di nessuno. Auspichiamo, dunque, che questo percorso di confronto propositivo possa essere avviato per il bene della viabilità nella nostra città e lungo la fascia costiera”.

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