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Colonscopia: cos’è e quando farla

Tempo di lettura: 2 minuti

In caso di sospetta presenza di polipi, tumori, infiammazioni o altri problemi a livello del colon-retto, il medico curante può sottoporre il paziente a un esame endoscopico che prende il nome di colonscopia.

Questo esame, utilizzato anche come test di screening per il tumore del colon-retto, è molto invasivo e può risultare doloroso fastidioso, ma è fondamentale sottoporvisi al fine di ottenere diagnosi certe e precoci.

Chi presenta sintomi riconducibili a patologie del colon o del retto, dovrebbe rivolgersi immediatamente al proprio medico di base o a uno specialista al fine di sottoporsi all’esame il prima possibile. Per abbreviare i tempi di attesa, prenota una visita presso La Madonnina di Milano compilando l’apposito form online, inviando un’e-mail o telefonando al servizio Prenotazioni.

Colonscopia: come viene effettuata

Questo esame endoscopico viene effettuato utilizzando un particolare strumento, il colonscopio, costituito da una lunga sonda flessibile dotata di una microcamera, la quale consente al medico di visualizzare le immagini in tempo reale, e di una luce.

Oltre a questi due accessori, possono esserne aggiunti altri che consentono di effettuare dei prelievi di tessuto da esaminare o di rimuovere immediatamente eventuali polipi.

Il tubicino viene inserito nel canale anale e utilizzato per esaminare dall’interno le pareti del retto e del colon. A seconda del tratto di intestino analizzato, si può parlare di pancolonscopia o rettosigmoidoscopia.

La colonscopia virtuale

Un tipo particolare di colonscopia è quella “virtuale”, la quale risulta non invasiva. Questo tipo di esame, infatti, non richiede l’introduzione del colonscopio nel canale anale, ma viene eseguita attraverso TAC.

Indolore, accurata e in grado di fornire immagini tridimensionali, non consente di rilevare lesioni non in rilievo e polipi di piccole dimensioni. Oltre a questo, non prevedendo l’inserimento di tubi, non permette di eliminare in tempo reale i polipi o di effettuare biopsie.

Colonscopia: preparazione

La colonscopia, per offrire una visione chiara, deve essere eseguita quando il colon è libero; per questo motivo è necessario, nei giorni immediatamente precedenti, seguire alcune semplici regole che il medico provvederà a illustrare.

In particolare, sarà necessario assumere un lassativo che garantisca la perfetta pulizia dell’intestino e consumare esclusivamente gli alimenti indicati. A seconda dei casi, la purga dovrà essere assunta il giorno dell’esame o la sera precedente.

Dieta per la colonscopia

Per quanto riguarda l’alimentazione, sarà necessario evitare il consumo di cereali, frutta e verdura per i tre giorni precedenti, e si dovrà bere molta acqua.

La sera del giorno che precede la colonscopia è possibile consumare esclusivamente liquidi, come brodi di carne o tisane, mentre il giorno stesso sarà fondamentale rimanere a digiuno fino al termine dell’esame. Subito dopo si potrà consumare un pasto che non sia troppo pesante.

Quando fare la colonscopia

Come test di screening, la colonscopia è consigliata a partire dai 50 anni, al fine di rilevare tumori al colon-retto allo stadio iniziale.

Come test diagnostico, può essere effettuato in presenza di sintomi collegabili a perforazioni intestinali, infiammazioni del colon e diverticoliti.

In ogni caso, è sempre fondamentale ascoltare il parere del medico e accettare di effettuare l’esame anche se si ha paura del disagio che può arrecare.

 

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