Le centrali cooperative di Ragusa stanno calendarizzando una serie di incontri separati con i quattro candidati a sindaco del capoluogo ibleo e, nel contempo, auspicano che il dibattito in corso possa essere centrato sui tempi della cooperazione, del lavoro e della rigenerazione urbana. Ma non solo. Riflettori puntati anche sulle politiche sociali, sul mondo dell’agroalimentare, sulla valorizzazione dei beni monumentali, insomma su tutto ciò che attiene la forma cooperativa dell’aggregazione che, come è emerso anche durante il periodo della pandemia, ha messo in rilievo questo sistema imprenditoriale come vincente. Confcooperative e Legacoop Ragusa si stanno muovendo in questo senso e faranno in modo che i quattro candidati sindaco possano confrontarsi su queste tematiche di ampio spessore e di valore cruciale per lo sviluppo e la crescita della città. “Ci attendiamo – spiega il presidente provinciale Confcooperative Ragusa, Gianni Gulino – un confronto costruttivo con i quattro candidati a sindaco della città di Ragusa. Sono necessarie indicazioni essenziali per rilanciare ulteriormente i settori della cooperazione che toccano trasversalmente vari ambiti, dall’agricoltura all’edilizia, passando per il terzo settore. Ecco, sarebbe interessante ascoltare dai nostri candidati sindaco come intendono armonizzare tutti questi aspetti per favorire lo sviluppo sostenibile di Ragusa”.
- 5 Febbraio 2025 -
4 commenti su “Confcooperative e Legacoop Ragusa organizzano incontro con i candidati sindaco”
Scelta intelligente e pragmatica , su queste iniziative dovrebbe basarsi il confronto campanilistico con Modica e sarebbe utile a qualcosa . Anche sul fatto che forse il palazzo Tumino diverrà un modernissimo palazzo di giustizia e il palazzo di giustizia di Modica non è stato ancora trasformato in una eventuale scuola dell ‘infanzia.
Il palazzo di giustizia di Modica non diventerà mai altro che Palazzo di giustizia e, qualora accadesse ciò che lei, signor Giulio, dice, il Palazzo di Giustizia di Modica resterebbe per sempre come il simbolo assoluto degli sprechi e della ingiustizia di un mediocre paese come l’Italia.
I posteri osserveranno la miseria e la totale mancanza di buon senso generata da mero campanilismo ed assurdo spreco di risorse pubbliche.
Giulio Di Quattro, la scelta fatta non è stata per niente intelligente o pragmatica, perfettamente il contrario, e glielo dice una persona libera. Una nazione civile avrebbe scelto l’edificio di recente costruzione e neppure paragonabile al sito ragusano, ma siamo nella miseria italiana e nel sud sonnolento e “babbu”, sa perfettamente come stanno le cose. Buona vita
È troppo presto per parlare, aspettiamo la ristrutturazione di palazzo tumino e l ‘eventuale fatiscenza di quello di Modica, detto con ironia.