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Minacce e diffamazione a Paolo Borrometi, otto condannati

Tempo di lettura: 2 minuti

Sono stati tutti condannati in primo grado con le accuse di minacce e diffamazione, gli otto imputati finiti a processo davanti al Tribunale di Ragusa, ai danni del condirettore dell’Agi, Paolo  Borrometi, assistito dall’avvocato Luca Licitra.
I fatti sono avvenuti tra giugno e novembre del 2016. Il gruppo aveva più volte, ed in più episodi, insultato e minacciato Borrometi a seguito dei suoi articoli sul sito giornalistico “La spia” che  riportavano inchieste, oltre ad operazioni di polizia contro la mafia vittoriese.
Tra i condannati, infatti, la figlia del boss di Vittoria, Giambattista Ventura, ed altri familiari.  Ventura e’ già condannato con sentenza passata in giudicato per minacce, violenza privata aggravata da metodo mafioso nei confronti di Borrometi.
Il Tribunale di Ragusa ha inflitto la condanna di 1000 euro di multa per Maria Concetta Ventura, un anno e sei mesi di reclusione per Giuseppe Cammalleri e 1000 euro di multa per Virginia Giliberto, un anno e tre mesi per Giovanni Ivan Refano, un anno e tre mesi per Salvatore Refano, otto mesi di reclusione, pena sospesa, per Andrea Bondì, 700 euro di multa per Cristina Cilenti, 200 euro di multa per Emanuela Di Quattro.
A tutti, tranne che a Maria Concetta Ventura, era contestato anche il reato di minacce.
Dovranno, inoltre, pagare le spese processuali di parte civile per 10.602 euro.

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