È stato un pomeriggio particolare quello vissuto a Modica presso la sala del Granaio. L’ Unitre di Modica ha presentato “Nnivinagghie” di Gino Armenia, otto libretti, stampati in tempi diversi, che raccolgono ben 2115 “nnivinagghi” e oggi raggruppati in un elegante cofanetto.
L’incontro promosso dalla sezione di Modica, è stato introdotto da Enzo Cavallo che ha portato il saluto del direttivo e dei soci e si è soffermato sulle future iniziative dell’Associazione. A parlare del lavoro di Armenia, Marcella Burderi che, oltre a soffermarsi sull’importanza e sul grande valore del lavoro certosino dell’autore concretizzato con la raccolta, di “dubbi”, di “indovinelli” e di “nnivinagghie”, ha riletto il Carnevale considerandolo nella sua complessità e ricchezza come festa rifondativa di un periodo dell’anno che insieme alla Pasqua, alla mietitura e al Natale costituisce uno dei capodanno più importanti del ciclo annuale della già Contea di Modica. Una “festa urbana” quella del Carnevale, che si consumava in un tempo e in uno spazio ben precisi e che si declinava seguendo regole ferree, con le sue maschere, le sue giornate, i giochi, i piatti tipici e appunto le “nnivinagghie” indovinelli dall apparente contenuto sconcio si riferivano invece a semplici oggetti di uso quotidiano. “Festa di “panza” e di apparente sregolatezza il Carnevale era però anche uno dei momenti in cui la comunità ritrovava se stessa e riaffermava la propria identità culturale. Una festa che condivideva molto con gli altri momenti dell’anno, basti pensare per esempio al periodo della Mietitura: un canto in particolare, raccolto da Serafino Amabile Guastella, il Canto lella Messe, registra l’invettiva del contadino contro tutte le maestranze e i notabili della città. A ben vedere il contenuto del Canto lo ritroviamo uguale nelle “Parti del Carnevale” che erano le mascherate dei villani. La Burderi ha concluso il suo intervento con la recita, interamente a memoria, del lungo canto.
La serata è stata rallegrata dalla recita di diverse “nnivinagghi” a cura dell’attore Piero Pisana e dai componenti del“laboratorio teatro“ dell’Unitre di Modica, Enza Agosta, Maria Candiano e Piero Basile, a rispondere è stato piacevolmente coinvolto il pubblico presente. A concludere l’autore Gino Armenia ha precisato che le opere presentate sono il frutto di un lavoro di oltre venti anni e del coinvolgimento di tantissime persone che coi loro contributi e con le loro testimonianze hanno arricchito la raccolta .
- 5 Febbraio 2025 -