“Occorre fare presto, cosa aspetta la Regione a fare la sua parte? Serve acquistare subito i crediti delle imprese. Il superbonus, per chi si è fidato dello Stato, è diventato un superdanno. Il blocco dei crediti, determinato dalle continue variazioni normative, ha messo in forte difficoltà i proprietari di immobili che hanno preso impegni con le imprese, ma non sono riusciti ad onorarli perché non hanno potuto monetizzare i crediti riconosciuti su cui facevano affidamento. Ha messo in crisi le imprese che hanno praticato lo sconto in fattura, cioè la ditta anticipava al committente la spesa detraibile e successivamente cedeva il suo credito a banche o altri istituti finanziari, perché anche queste non sono riuscite a monetizzare i loro crediti. I pochi, sia proprietari di immobili sia imprese, che sono riusciti a scambiare i crediti lo hanno fatto con percentuali che vanno dal 25% al 30% in meno rispetto al valore iniziale del credito stesso”.
E’ quanto denuncia il presidente territoriale di Cna Edilizia Ragusa, Tonino Cafisi, che fa il punto su quanto sta accadendo in provincia. “Nel nostro territorio – aggiunge – le imprese maggiormente colpite dall’incaglio dei crediti fiscali sono quelle edili. Molte hanno dovuto sospendere i lavori per mancanza di liquidità e questo ha fatto scattare, in alcuni casi, dei contenziosi legali tra committente e impresa, aggiungendo così altra legna nel fuoco dei problemi. Questa situazione rischia di deflagrare e trascinare in una crisi ancora più forte l’intero comparto”. La Cna territoriale di Ragusa ha già avanzato delle proposte, l’ultima è quella che gli enti locali e la Regione acquistino dei crediti per poi compensarli con i loro debiti fiscali. Tutto è stato accolto positivamente sia dalla deputazione regionale che da quella nazionale di questa provincia. “Ma serve agire con celerità – aggiunge il responsabile provinciale di Cna Edilizia Ragusa, Giorgio Stracquadanio – i tempi di chi svolge un’attività non hanno la stessa cadenza dei tempi della politica. Le imprese non si reggono sulla retorica ma sulla capacità economica che è determinata in primo luogo dagli incassi. Se queste somme non saranno percepite in tempo utile e rapido, si apriranno le porte del fallimento che partirà dalle imprese edili e assieme a queste seguiranno, come in un effetto domino, quelle del settore degli impianti, dei serramenti, del commercio dei prodotti per l’edilizia e i professionisti. Infine, è giusto sapere che più passa il tempo più si rischia di avere crediti che perdono valore rispetto all’origine. Ecco perché se non si interviene celermente può svanire un pezzo consistente dell’economia reale di questa terra”.
- 5 Febbraio 2025 -
3 commenti su “Cna Edilizia Ragusa: “Superbonus, occorre fare presto””
Lo Stato ha ingannato cittadini e imprese per avere qualche mese di consensi!
Oggi non riesce a garantire questo Superfantastico bonus perchè neanche le Banche (essendo privati) hanno fiducia nello Stato. Se la politica avesse avuto il potere che dovrebbe avere, le banche non farebbero gli schizzinosi e pagherebbero quanto dovuto e per come concordato in quanto lo Stato è il garante.
Poi qualcuno si frigge quando parlo di Stato, Politica, Mafia. Banche e Magistratura un tuttuno per danneggiare e ingannare quanto più possibile cittadini e imprese. Ora davanti a tanta superficialità e malafede da parte dello Stato, dobbiamo ricorrere a giri contorti per sopperire ad un inganno creato senza un minimo di pudore e pagando avvocati per non correre il rischio di essere dichiarati falliti per colpa della politica.
Questa è la nostra Italia, uno Stato governato da politici guitti a servizio di Multinazionali Bancarie che nulla hanno in comune con il benessere dei cittadini.
Politici che fanno festa per avere vinto elezioni quando il 60% del popolo neanche li ha votati. Ma sono felici lo stesso e continuano ad ingannare le persone con bei discorsi e niente fatti. Certo, se i fatti che concretizzano poi sono come il superbonus, allora meglio che fanno solo discorsi strappalacrime, perchè quando fanno veramente qualcosa poi ci fanno piangere sul serio.
No signore, i populisti hanno ingannato i cittadini. I bellimbusti populisti che per piacere alle masse hanno aperto i cordoni della spesa (assolutamente condivisibili gli aiuti) senza alcun controllo e senza alcuna selezione sui bonus erogati sono stati i responsabili di questo sfascio che pagheremo tutti.
Lo stato siamo noi e i balordi populisti che hanno sfasciato il paese sono i responsabili Spinello, la smetta di fare di tutta l’erba un fascio.
Questo governo, ma qualsiasi altro non hanno potuto fare altro che tagliare e pagheremo tutti, mi raccomando continuate a guardare il dito.
Buona giornata, anche se è sfumata la possibilità di potere migliorare le nostre case, la maggior parte, mentre i furbetti aiutati dai populisti hanno già fatto e NOI PAGHEREMO.
Ed a noi non resta che pagare.