“Nel mondo irreale e assurdo del sindaco Cassì, dove regna solo una posizione, la sua, chi pone domande, sollecita interventi, insomma, chi non si allinea, è un “accattone di visibilità”. E’ la democrazia, signor sindaco, anche perché la sua presunta teocrazia, nel mondo dove ha ragione solo lei, non tiene conto di un fattore: i cittadini. Glielo assicuriamo: sono inviperiti e, sul fronte rifiuti, come su tante emergenze che purtroppo hanno segnato la sua amministrazione, in questi quattro anni senza soluzioni, vogliono risposte concrete. Non lezioncine che non si rivolgono mai all’interlocutore opportuno, la Regione, forse perché si ha paura di fare l’ennesima figura barbina”.
Così i consiglieri comunali m5S, Antonio Tringali e Sergio Firrincieli, rispondono alle accuse del sindaco di Ragusa, Peppe Cassì, nei confronti dell’opposizione, sull’emergenza rifiuti. Opposizione rea, secondo Cassì, di cercare facile consenso, attraverso la critica all’assenza di interventi, su questo fronte, da parte del primo cittadino.
“Da settimane i cittadini sono costretti a tenere i rifiuti indifferenziati in casa, e la colpa sarebbe nostra? Da settimane ai cittadini vengono date informazioni contrastanti, all’insegna dei vedremo, faremo, diremo, anche sulle frazioni di rifiuto da esporre, è il caso dei pannolini, che non vengono poi ritirate. E, invece di un mea culpa, peraltro non una novità per un’amministrazione in cerca sempre di perdono e scuse per inefficienza manifesta, il sindaco non trova niente di meglio che scaricare le colpe sulla minoranza consiliare, perché non accetta, supinamente, i monologhi di sua maestà il sindaco Cassì; un regno dove imperano incapacità amministrativa e, almeno, qualche tentativo di uscire dall’emergenza. Il nulla assoluto, che noi abbiamo semplicemente denunciato. Il sindaco dice che è tutta colpa della Regione Siciliana. Ma lo dice a noi, e non alla Regione. Il sindaco dice che bisognerebbe premiare i Comuni virtuosi, quale è sicuramente Ragusa, consentendo abbancamenti straordinari nelle discariche siciliane ancora aperte. Ma lo dice a noi, e non alla Regione. Fa vertici, conferenze, istruttorie, incontri…a Ragusa. E non a Palermo. E la colpa sarebbe nostra? Perché sua maestà non decide, una volta per tutte, di svegliarsi dal torpore che ne ha contraddistinto l’esperienza amministrativa in questi quattro anni? Un torpore fatto di idee e progetti stratosferici, forse perché impegnato a sognare, senza rendersi conto che, nella realtà, non si riescono a risolvere i problemi più semplici e banali e si viene travolti, puntualmente, da ogni tipo di emergenza. Si parla di possibili “pezze”, ora, con conferimenti di rifiuti a prezzi esorbitanti al di fuori della Regione, ma con provvedimenti una tantum e in quantità ridotte. Cosa spera, Cassì, di svegliarsi da un brutto sogno e che tutto sia risolto senza il suo intervento? Noi, “accattoni di visibilità”, prendiamo atto della presenza di un re sognante e senza trono del mondo in cui “Luihasempreragione”, continuando a muoversi fra favolette, piagnistei, lezioncine e irritazione. Nei confronti di chi, semplicemente, fa quello che è giusto: rendere conto ad una comunità che non ha mai vissuto un tale degrado e che non lo merita, proprio in quanto molto più virtuosa e capace di chi la rappresenta. Cassì si sbrighi, piuttosto che attaccare noi, a risolvere questa emergenza. Davvero, senza palliativi e con soluzioni efficaci e durature. Provi a fare il sindaco, per una v
1 commento su “M5s Ragusa. “Rifiuti, piano assente. E Cassì incolpa noi.. . “”
ma finiamola politici del cavolo che non fate altro che litigare invece di risolvere i veri problemi.quelli che ne vanno di mezzo siamo noi poveri cittadini e direi anche stupidi che votiamo voi politici incapaci