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Siria. Daesh attacca autobus: 13 morti (11 soldati e 2 civili)

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ll sedicente Stato Islamico avrebbe rivendicato oggi la responsabilità di un attacco terroristico su un autobus che trasportava personale militare siriano che è costato la vita a 13 persone (11 soldati e due civili)  nel nord della Siria. Altri 3 soldati se la sono cavata con ferite multiple. L’attacco è avvenuto stamattina intorno alle 6,30, sulla strada tra le province di Raqqa (nord) e Homs (centro), nell’area di Al-Jira. In una dichiarazione, l’esercito arabo siriano ha descritto l’atto come un vile attacco terroristico. Fa parte di precedenti simili attentati perpetrati dal sedicente Stato islamico (Daesh, per l’acronimo in arabo). All’inizio di giugno, le milizie Daesh hanno teso un’imboscata a un autobus nella provincia di Deir al Zur (est), uccidendo tre civili e ferendone altri 21, molti dei quali in modo grave. Poco prima, il 10 maggio, dieci soldati hanno perso la vita e nove sono rimasti feriti quando il loro autobus è stato attaccato da presunti membri di questo vile gruppo terroristico nella provincia di Aleppo (ovest). In particolare Raqqa era considerata la capitale del califfato che ha dato vita al gruppo terroristico in Siria, fino alla sua definitiva sconfitta avvenuta nel marzo 2019. Le autorità siriane ritengono che la distruzione della città di Raqqa e l’assassinio di migliaia di innocenti  non abbia finora ricevuto la necessaria attenzione da parte della comunità internazionale.

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