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Eserciti congolese-ugandese uniti contro attacchi miliziani ISIS

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Dopo qualche giorno di tregua, sono riprese le incursioni dei ribelli ADF (Forze Democratiche Alleate) gruppo armato ugandese attivo nel Congo orientale dagli anni ’90 e che nel 2019 ha giurato fedeltà all’Isis. Questa volta presa di mira dai miliziani la città di Lolwa, situata a 108 chilometri da Bunia nel territorio di Irumu (Ituri). Secondo fonti locali  almeno due civili sarebbero stati uccisi dai miliziani, notizia però smentita dalla polizia che invece ha comunicato di aver ucciso nello scontro a fuoco, un ribelle dell’ADF. L’attacco è iniziato verso le 14 ora locale quando gli assalitori sbucati dalla foresta, che corre lungo il fiume Ituri, hanno iniziato l’incursione armata in città a bordo di pick up. Appena uditi i primi spari si è scatenato il panico generale tra la popolazione: i negozi hanno chiuso frettolosamente uno dopo l’altro, il mercato si è svuotato. Gli stessi infermieri dell’ospedale civile sono fuggiti a gambe levate, saltando dalle finestre del pianoterra del nosocomio. Dopo diverse ore di combattimenti, i soldati delle FARDC e UPDF, sono riusciti a ricacciare nella foresta i ribelli affiliati al gruppo Bakpulu. Con ogni probabilità secondo fonti locali, gli incursori cercavano di attaccare proprio la struttura ospedaliera per rifornirsi di medicinali. Le continue incursioni dei fuorilegge islamisti stanno creando scompiglio e insicurezza nella popolazione, parte della quale ha lasciato le proprie case per dirigersi verso le città di Mambasa e Komanda. Nel frattempo è ripreso regolarmente il traffico veicolare  sulla strada nazionale 4 che collega Ituri, nel nord Kivu, a Kisangani nella vicina provincia di Tshopo, grazie alle operazioni militari congiunte in corso dagli eserciti congolese e ugandese contro i gruppi di ribelli nel sud di Irumu. Il controllo serrato del territorio sta costringendo i sanguinari miliziani dell’Isis a ritirarsi nel profondo della foresta.

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