Lo scorso 25 aprile durante un servizio di perlustrazione i carabinieri di Vittoria hanno stretto le manette ai polsi a tre nullafacenti vittoriesi, I.G, di 25 anni,, M.E. di 32 anni, e S.E. di 22 anni, tutti già conosciuti alle forze dell’ordine, che a Vittoria verso l’ora di pranzo, approfittando della giornata di festa e, quindi, di poca presenza di persone in strada, avevano smontato 22 sbarre di alluminio da una struttura serricola ed erano pronti per caricarli su un loro furgone perché gli servivano per completare un’altra struttura serricola nel terreno di uno di loro. Gli arrestati sono stati tradotti presso le loro abitazione a disposizione dell’Autorità Giudiziaria che ha convalidato gli arresti.
- 15 Gennaio 2025 -
5 commenti su “Furto in azienda agricola. Arrestati tre vittoriesi”
Complimenti alle forze dell’ordine. Ma ancora una volta ecco la dimostrazione di come funziona la giustizia in Italia. Trasferiti nelle loro abitazioni a disposizione delle autorità. E meno male che li hanno beccati con le mani nel sacco, altrimenti l’indomani già liberi. Infatti erano già noti alle forze dell’ordine….. Ecc. E da notare che nonostante siano stati beccati con le mani nel sacco, ne foto, ne nomi di queste oneste persone. Se invece il proprietario li beccava, e li malmenava, il nome del proprietario su tutti i giornali, con indirizzo e foto del proprietario, come successo a un noto gioelliere di un paesino del nord qualche mese fa. E pagargli danni fisici e morali a queste oneste persone. Adesso ditemi voi, da che parte sta la giustizia in Italia? Ma se non ci troviamo bene in Italia, come scrivono certi “intelligentoni” per fortuna solo “alcuni” soprattutto il famoso multinomi che commentano su questo blog, possiamo cambiare nazione. Che pena.
Chi non si trova bene in Italia vada in Russia, chi accetta le difficoltà e rispetta le leggi senza lamentarsi ed accusare tutto e tutti non si capisce perché dovrebbe andare via. Lassa perdiri!
Sig Vincenzo
Le regole vanno rispettate certamente, ma se giuste. In caso contrario vanno discusse è migliorate, in un paese democratico. Non imponendo o rinchiudendo, o uno in meno se non rispetta le regole , come scriveva prima lei. Ma con le nostre divergenze abbiamo imparato una lezione tutti e due. Io da ignorante ho imparato a non rispondere ad un insulto, con un’altro insulto, lei a non insultare, o apostrofare chi non la pensa come lei. Perché adesso scrive senza imporre, o apostrofare, diciamo un po più soft. Ottimo! Perché ascoltare, è molto meglio di imporre con il potere, o con la forza. Con il dialogo si migliorano le cose. Questo dovrebbe fare chi sta al potere, ascoltare il popolo, vivere accanto al popolo, non pensare al proprio business, vivendo lontano dai bisogni del popolo. Andare in Russia, o in un’altro posto, non serve a nulla. Perché devo ancora conoscere un posto dove non ci siano padroni.
Certo che, lei può pretendere di non rispettare le regole (leggi dello stato) se le ritiene non giuste, ma questo lo decide lei se sono giuste o non giuste?… e pensare che nei paesi “non democratici”, se lei non rispetta le leggi, magari viene sbattuto in carcere, oppure mandato nei gulag, oppure addirittura avvelenato, altro che non obbedire o giudicarle o parlarne male.
In Russia chi si permette di dire che stanno facendo la guerra all’Ucraina viene incarcerato.
Lei può parlare male dello stato in cui vive e decidere ciò che è giusto o sbagliato, ma sputa nel piatto di questa democrazia, che ritengo sia tante volte immeritata.
I padroni sono quelli che se non accetti le loro regole ti uccidono e non coloro che ti lasciano liberamente parlare, ma queste cose si comprendono quando poi non si può tornare indietro, purtroppo.
Sig Vincenzo
Devo dire che ha perfettamente ragione. Ma solo in parte. criticare il vaccino, non vuol dire essere no vax, oppure criticare la Nato, non vuol dire essere estimatore di Putin, stessa cosa criticare gli sbarchi clandestini, non vuol dire essere razzisti. Purtroppo una persona appena critica viene bollata, o giudicata. Io non nutro nessuna simpatia per Putin, ma neanche per gli altri. Siamo nel 2022, la guerra è intollerabile, ma è intollerabile anche chi la provoca per i propri interessi. E non nutro simpatia neanche per teatrini che nascondono o estorcono la verità. Ma purtroppo il popolo si fa abbindolare.