“Salute e sicurezza sono legate saldamente, attraverso l’innovazione, alla qualità del lavoro, alla coesione, alla produttività e alla sostenibilità ambientale e sociale. Direttrici che, non a caso, compongono buona parte delle linee politiche del Pnrr”. Lo ha detto la segretaria generale dell’Ust Cisl Ragusa Siracusa, Vera Carasi, in occasione della Giornata mondiale della sicurezza e salute nei luoghi di lavoro facendo riferimento ai dati diffusi dall’Inail che, per quanto riguarda la provincia di Ragusa, contemplano un incremento del 45,6% degli infortuni in un anno e addirittura del 160%, sempre nello stesso lasso di tempo, per quello che attiene le malattie professionali. “Ecco perché dobbiamo approfittare della Giornata in questione – aggiunge Carasi – per tenere alta l’attenzione sugli effetti devastanti che questo immobilismo sta causando nelle nostre comunità. Non ci sono più scuse per restare fermi. Abbiamo le competenze, le risorse e gli strumenti legislativi e tecnologici. Quello che oggi, unitariamente, chiediamo alle istituzioni è di mettere in campo anche la necessaria volontà politica. Le questioni aperte sono ancora tante. La prima riguarda la mancanza di una mappatura certa ed omogenea delle casistiche sui territori. Bisogna rilanciare cure e ricerca, sorveglianza e vigilanza sanitaria. Occorre pensare ad un percorso condiviso di consolidamento del Fondo vittime, conquistato dal sindacato nel 2007 ed alle tutele previdenziali rivolte alle vittime. Nel merito, chiediamo di elevare al 20 per cento, come richiesto dalla Cisl nazionale, l’assegno di indennità aggiuntiva per le vittime professionali e di innalzare l’una tantum per i malati non professionali a 15.000 euro. Inoltre, pensiamo che i residui del Fondo vittime non debbano essere trasferiti alla fiscalità generale, restando invece a disposizione delle persone malate. Occorre affrontare il problema nella sua complessità e non a comparti stagni. È urgente riprendere un confronto concertato e costruttivo per definire e attuare, insieme, misure organiche su tutto il territorio nazionale. Altro punto cruciale è il necessario supporto e la promozione da parte delle istituzioni del percorso unitario di sensibilizzazione, informazione e consultazione che stiamo sostenendo in tutti i territori. La sicurezza resta per noi una questione prioritaria. Non possono esserci dubbi. La vita delle persone viene prima di ogni cosa”.
- 15 Gennaio 2025 -