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Prorogati i termini per la realizzazione di infrastrutture sociali al Sud

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“Per venire incontro alle esigenze dei comuni, su proposta del Ministro per il Sud e la coesione territoriale di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, è stato pubblicato il dpcm che proroga i termini per accedere ai contributi destinati alle Regioni del Sud per le infrastrutture sociali.” Lo annuncia la presidente della Commissione Affari Sociali della Camera, Marialucia Lorefice (M5S), che spiega:

“Parliamo di 75 milioni di euro totali per ciascuno degli anni dal 2020 al 2023, che erano stati assegnati ai comuni del Sud con il dpcm del 17 luglio 2020.

Ho ritenuto opportuno informare i sindaci del nostro territorio – prosegue la deputata- circa i nuovi termini previsti per l’avvio dei lavori per la realizzazione di opere pubbliche, che sono: il 31 marzo 2022 (anziché 2 luglio 2021) per i contributi riferiti all’annualità 2020; il 30 giugno 2022 (anziché 30 settembre 2021) per i contributi riferiti all’ annualità 2021; il 31 dicembre di ciascun anno di riferimento per le annualità 2022 e 2023 (anziché 30 settembre di ciascun anno).

Ogni comune può finanziare uno o più lavori pubblici in infrastrutture sociali, a condizione che gli stessi non siano già integralmente finanziati da altri soggetti.

Con riferimento alla provincia di Ragusa, – continua Lorefice – ecco i contributi assegnati ai comuni, per ciascuno degli anni dal 2020 al 2023, che ammontano ad un totale di quasi 600 mila euro annui:

Acate 45.968,13 euro

Chiaramonte Gulfi 43.580,5 euro

Comiso 52.949,88 euro

Giarratana 29.922,5 euro

Ispica 47.800,38 euro

Modica 62.023 euro

Monterosso Almo 30.065 euro

Pozzallo 48.966,63 euro

Ragusa 67.249,88 euro

Santa Croce Camerina 45.809,88 euro

Scicli 51.783,25 euro

Vittoria 64.916,63 euro

“Invito le amministrazioni locali, qualora non avessero già provveduto, a sfruttare queste risorse per le manutenzioni straordinarie su scuole, strutture e residenze sanitarie, ma anche per l’edilizia sociale, per valorizzare i beni culturali, gli impianti sportivi, l’arredo urbano, il verde pubblico e altri ambiti della vita sociale.” Conclude la presidente.

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