“Continuiamo ad assistere a scene da mondo alla rovescia, alle farneticazioni, perché solo in questo modo le si può definire, di un sindaco che attacca tutto e tutti, salvo poi farsi smentire in maniera perentoria da chi ha attaccato. La città di Vittoria sembra di vivere un incubo continuo”. Così il consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Giuseppe Scuderi, definisce l’ultima sortita di Aiello “che continua a non imbroccarne neppure una. Stavolta – continua il consigliere – la vicenda ha a che vedere con la Srr. Ieri, in conferenza stampa, il primo cittadino ha attaccato a spada tratta la società d’ambito, la Regione, l’Arpa, il Libero consorzio, e chi più ne ha e più ne metta, perché non gli lasciano finire le procedure per la realizzazione di una tettoia all’impianto di compostaggio di Pozzo Bollente senza cui l’impianto stesso non può diventare operativo. Quindi, tutti i cittadini vittoriesi che avranno ascoltato gli attacchi del sindaco ne avranno dette e pensate di tutti i colori all’indirizzo delle autorità in questione. Peccato, però, che, come sempre, la verità ha più facce e che, come sta accadendo sempre più spesso, le affermazioni di Aiello vengano smentite a suon di dichiarazioni autorevoli. La Srr, infatti, oltre a chiarire le motivazioni per cui l’iter non è andato avanti, ci fa sapere, tramite un quotidiano, che il sindaco di Vittoria non ha rinnovato il comando presso la società d’ambito di un funzionario del Comune a cui erano assegnati compiti cruciali per gli interventi in questione. Sì, avete capito bene. Aiello attacca la Srr che, però, non può operare al meglio perché lui gli ha messo i bastoni tra le ruote. Sinceramente, ritengo che la città debba vergognarsi di essere rappresentata da un sindaco del genere. Ma è mai possibile che non si cerchi di trovare una soluzione senza andare all’attacco, senza fare del becero vittimismo, senza innescare polemiche che si sciolgono come neve al sole alla prima smentita? Siamo messi davvero male. Vittoria non meritava tutto questo, non certo dopo tre anni di commissariamento”.
- 26 Dicembre 2024 -