Proprio di fronte alle minacce dell’opposizione della destra boliviana, diversi leader socialisti si sono riuniti per difendere un probabile colpo di stato contro il governo legittimamente eletto di Luis Alberto Arce Catacora. A renderlo noto l’ex presidente e leader del partito Movimento per il socialismo Evo Morales. “Di fronte alle minacce della destra e dei cittadini di Santa Cruz che affermano di avere una ricetta per rimuovere “il dittatore Lucho Arce”, le forze sociali nazionali hanno deciso di difendere il governo e la rivoluzione democratica” ha detto l’ex presidente. Già la scorsa settimana una quindicina di organizzazioni sociali, sindacati e federazioni dei lavoratori hanno denunciato tentativi di destabilizzazione e dichiarato di essere tuttora in stato di massima allerta. In questo senso, i rappresentanti della Federazione sindacale dei lavoratori minerari e della Confederazione delle contadine, hanno ribadito il loro sostegno a Luis Arce e la volontà di rimanere uniti di fronte alle “ricette per rovesciare i governi” indicate dalla destra in Sudamerica. Santa Cruz è un dipartimento boliviano che si trova nell’area di Chiquitanía, un’ampia pianura boliviana che nei giorni scorsi è stata divorata dagli incendi e mandato in fumo 6,4 milioni di ettari di terreno.