Politica e giustizia si sono incontrate al livello più basso nella scala della credibilità. Dei politici si pensa e si parla male da sempre, anche gratuitamente e generalizzando. Sull’onore dei magistrati si è andati cauti, si sono fatti dei distinguo e il volume della voce non si è mai alzato al di sopra del bisbiglio. Come si può mettere in dubbio l’integrità di chi amministra la giustizia? Il rispetto per la toga sfiora la soggezione e acuisce la percezione della distanza tra il cittadino comune e il magistrato. Circondato da un alone di sacralità e tronfio del proprio potere, l’uomo di legge rivendica con forza l’indipendenza delle proprie funzioni con cui camuffa i propri interessi corporativi. In poco meno di trent’anni, responsabile la debolezza della politica, le Procure infernali hanno fatto man bassa di politici, imprenditori e amministratori. Finiti nel tritacarne del giustizialismo con la schiuma alla bocca, e in contiguità con certi giornali. Le Procure hanno investito sulla cultura del sospetto, costruito teoremi invece di cercare prove, sostituito alla presunzione di innocenza la presunzione di colpevolezza, confuso penale e morale, interpretato la legge invece di applicarla, calpestato il diritto dell’imputato al giusto processo. Fino a quando, dietro la superiorità presunta e l’intoccabilità pretesa, è spuntata la verità, e il palco è crollato con il fragore da motore di aereo in decollo. Per l’ironia maligna della legge del contrappasso, la magistratura si trova oggi sul banco degli imputati, quello che aveva assegnato ai politici. Di fronte al discredito totale, la riforma della giustizia, da tempo rivendicata da una parte non minoritaria del Paese, ma ostacolata in tutti i modi dai diretti interessati, è diventata improcrastinabile. Affidata al ministro Cartabia, entro la fine di luglio verrà presentata in Parlamento. Scettico sui risultati, per la convinzione che con Pd e M5S non potrà esserci nessuna vera riforma della giustizia, Salvini ha preferito la via referendaria con i Radicali. Enrico Letta, che dai primi giorni del governo Draghi fa di tutto perché Salvini se ne vada per incompatibilità con il governo, lo ha accusato di servirsi del referendum come strumento di lotta politica. Mario Perantoni, M5S, afferma che i quesiti referendari hanno lo scopo di imbrigliare la magistratura e limitarne l’indipendenza facendo del garantismo un cavallo di battaglia. E Letta, desolante come al solito nella sua pusillanimità, per non incrinare i rapporti con il Movimento e il suo gigante del diritto Alfonso Bonafede, introduce l’alternativa repellente tra giustizialismo e impunitismo. Termine, quest’ultimo, che nulla ha a che vedere con il garantismo di matrice liberale, ma che vorrebbe descrivere la posizione di chi invoca il garantismo per assicurarsi l’impunità. Espediente retorico vuoto e molto al di sotto di: né con lo Stato, né con le Br. Per tornare ai quesiti referendari, sei in tutto, i più importanti sono la responsabilità civile dei magistrati, la limitazione della custodia cautelare e la separazione delle carriere, presente in tutte le democrazie occidentali.
15 commenti su “ Referendum sulla giustizia…l’opinione di Rita Faletti”
L’esigenza di fare una riforma della giustizia condivisa con tutte le forze in parlamento, si scontra con il becero giustizialismo portato avanti da m5s seguito, purtoppo, dal PD. Aspettiamo con fiducia la riforma che proporrà il ministro/a Catarbia e l’autorevolezza di Draghi.
Intanto il solito sfascista continua la sua opera di demolizione….
E per sicuro, non avrà remora alcuna per intervenire anche in questo campo…
@puppetta
Il Pd ha lanciato una cima a un’accozzaglia di sconclusionati sul punto di annegare. Li ha salvati, coccolati, adulati, un po’ per mancanza di idee un po’ per calcolo: con chi altri poteva allearsi, visti i numeri? L’idea originaria, non del tutto malvagia, avrebbe potuto funzionare se sviluppata da altri e con altri intenti. Si è risolta in un fallimento perché i naufraghi sono diventati l’equipaggio della nave e il loro capo, Conte, il comandante illuminato. Che fine faranno i Cinque stelle non si può dire, si ricompatteranno, si scinderanno, si mescoleranno con altri gruppi in Parlamento. A Draghi poco importa. Le riforme si faranno, anche quella della giustizia che è uno dei pilastri fondamentali per ricostruire il paese, aprirlo agli investimenti stranieri, stabilire una volta per tutte la centralità dei diritti della persona contro la potestà punitiva dello Stato. Per i grillini/contini la prescrizione è l’ultima bandierina. Fingeranno di lottare un po’, ma alla fine cederanno. Cos’è la prescrizione in confronto a un seggio in Parlamento?
@ sig.ra Faletti ;
E del suo matteo che ci dice?
In virtù delle sue ultime azioni di apertura a dx?
Ha ragione signora Faletti, le aspirazioni del pd potevano essere corrette, andare ad attingere una fetta di elettorato nell’area del m5s poteva sembrare una cosa giusta da fare, ma purtroppo in politica non esistono le scorciatoie. La realtà è arrivata inesorabilmente, ed il movimento populista per eccellenza, quel movimento che Zingaretti & co, avevano etichettato come movimento di sinistra che condivideva i valori del pd (testuali parole di Franceschini) non era affatto vero. Il movimento è quanto di più antidemocratico si sia visto in Italia, lo scontro di potere fra Grillo e Conte ne è l’evidenza, il primo padrone assoluto e visionario (chissà cosa intende Grillo, farà forse uso di allucinogeni peyote o altro…), il secondo che vuole il potere assoluto e vuole destituire Grillo, ma assolutamente inetto, così come visto nei due governi, ma gonfiato dal PD (o Conte o morte è una drammatica conseguenza di questo sonno della sinistra). La dimostrazione dell’inettitudine è il fatto che non parte nessun nuovo partito di Conte, non esiste nulla se non giacca cravatta e seducenti parole, nulla di nulla… dimostrazione: chi finanzia? quale progetto politico? quale linea politica intende seguire? niente di niente. Per quanto riguarda le riforme, sono fiducioso in Mario Draghi, e in ultima analisi, questo governo che avrà anche l’onere di mediare con una parte della destra è sicuramente migliore rispetto anche al Conte 2, mi perdonino le sfegatate e sfegatati fan di Conte, ma se saprà fare qualcosa ce lo dimostrerà e poi rivedremo il giudizio, perché no? Oggi non è così, e saluto tutti, anche chi non è d’accordo, ma dimostri il contrario se può.
@terrorista
che è perspicace
La lingua batte dove… qualsiasi argomento o punto di vista si affronti, la sofferenza porta sempre a tirare in ballo la solita persona, anche senza motivo. Questi sono gli unici argomenti purtroppo ma senza uno straccio di logica o spiegazione. Ma va bene così, se il sud è così sottosviluppato, un motivo ci sarà.
@ R.Faletti:
Risposta alquanto elusiva . . confidavo in un suo sforzo cortese.
@ ‘zulu:
Come al solito il suo livore, gli impedisce obiettività in “3D”.
Il meridione, e le isole in particolare, sono nelle condizioni attuali per volontà politica.
La politica nazionale ( tutto minuscolo ) a partire dall’unità del 1870 ha consentito al nord di depredare l’allora ricco meridione.
( STORIA DOCET )
I meridione deve rimanere succube alle volontà economiche e sociali dell’opulento nord.
Ed i nostri rappresentanti eletti ( oggi nominati ) si adeguano per interessi personali.
Senza il sud, non potrebbe esistere un nord opulento….
Aluni esempi;
–Avete mai visto una vettura nuova immatricolata al sud rivenduta al nord?
–Come mai le strutture sanitarie del nord, sono efficienti e perché assorbono intellighenzie dal sud?
–Come mai esiste tuttora una elevata differenza tra le Facoltà?
–Perché è ricominciata a galoppare l’emigrazione verso il nord, ed in particolare verso l’estero?
–Quali le motivazioni che hanno portato alla nascita della “Lega Nord”, oggi camuffata in Lega Nazionale?
–Quali le esigenze, tutte nordiche, che hanno stimolato la formazione di uno strisciante Partito del Nord?
Si potrebbe continuare sui vari settori produttivi e sociali, per non parlare poi delle infrastrutture e delle istituzioni tutte.
Vi lascio spazio per riflettere, non vi manca modo per riflettere ne sufficiente preparazione scolastica per verificare e documentarsi sullo spinoso argomento.
terrorista ha sviscerato il motivo che ha determinato il sottosviluppo del sud, e noi le siamo grati, ma aggiungo che sarebbe il caso che approfondisse un po di più. Non si può continuare in eterno a dare le colpe agli altri, occorre anche un po di autocritica. Naturalmente terrorista ignora l’esistenza della mafia e di quella mentalità mafiosa che tutto il mondo comprende, terrorista ignora che sono arrivati fiumi di soldi in alcuni decenni attraverso la cassa del mezzogiorno, terrorista ignora le mentalità clientelare e retrograda che ci appartiene. Vorrei capire cosa avrebbero dovuto fare o cosa devono fare gli attuali politici eletti al sud, ci spieghi. Forse vuole altri soldi, forse vuole che dal nord vengano a farsi ricattare, a farsi massacrare dalla burocrazia, cosa di preciso dovrebbero fare i politici e così comprendiamo, ma per favore parli di cose reali, non ci racconti di massoneria o altro, perchè oramai ne siamo sazi.
Effettivamente Puppetta, un esame di coscienza, aiuterebbe a vedere la realtà per quella che è.
@terrorista
non crede che il problema della giustizia meriti più spazio dei soliti argomenti triti? Non pensa che il vergognoso sovraffollamento nelle carceri, il trattamento disumano riservato a chi sconta pene anche di pochi anni per crimini non gravi, che alternative al carcere produrrebbero risultati migliori al fine dell’inserimento nella società di persone che se hanno sbagliato non sono certo i metodi usati per “rieducarli” a favorirne il recupero? Non crede che la carcerazione preventiva serva solo ad allungare le sofferenze di chi è innocente? Solo Travaglio afferma che non c’è niente di scandaloso se un presunto innocente finisce in galera. E quel genio di Bonafede che in Italia non esistono innocenti in carcere. E’ imbarazzante che il 33 per cento degli italiani abbia votato per e si sia fatto manipolare da tanto volgare giustizialismo.
@ puppetta, R.Faletti & company:
Non posso mica scrivere un libro..
Non è nelle mie capacità!
Per sicuro la mafia, il brigantaggio e tutto quanto ne è derivato . . . È STATO VOLUTO!
Così come tanti soldi elargiti al Mezzogiorno, e finiti in mani alla delinquenza associata.
Così come è voluta la malagiustizia . .i problemi del sud ed isole non si devono risolvere perché i cittadini devono restare sudditi.
Tanti meridionali sono morti da eroi per la Libertà ( WW1 ) , ma non per la loro terra ( Cristo si è fermato ad Eboli.. ).
Le carceri devono essere sovraffollate, perché i reclusi devono incattivirsi ancor più..e tornati liberi devono essere più cattivi e violenti.
Così i meridionali hanno motivo per non essere in condizioni di emanciparsi….bestie sono, e tali devono restare.
Perché al sud non debbano esistere le infrastrutture del nord?
Perché le bestie potrebbero riscattare la loro libertà ..e poi la sudditanza….no così non va!
Bestie sono , e bestie devono restare..
Califfati d’Italia, e d’Europa del terzo millennio..
Ed il Nuovo Umanesimo?
Servito e spalmato da abili”muratori” agli ordini di “capimastri” al governo.
Ma come il Nuovo Rinascimento?
Ancora una volta da Eboli in su…
@terrorista
nella lista dei responsabili ha dimenticato Adamo ed Eva con il peccato originale
@ R.Faletti:
Ogni tanto perde colpi..non riesce a trattenere i propri impulsi interiori…
La facevo più equilibrata, si lascia andare agli sfottò…
Questo la dice lunga…
@ R.Faletti:
Ognuno può esprimere la propria opinione, od il proprio convincimento..
Da lei mi sarei aspettato, un approfondimento, od una contro replica…ma così non è stato.
Peggio per lei!