Dopo mesi di deflazione, i prezzi alla produzione hanno iniziato a salire bruscamente con il rialzo del prezzo del petrolio, del rame e dei prodotti agricoli. Essendo il più grande esportatore al mondo, l’aumento dei prezzi in Cina minaccia di alimentare ulteriormente l’inflazione globale e aggiungere ulteriori turbolenze ai mercati finanziari. I rischi di inflazione stanno già aumentando a causa di una ripresa più forte dell’economia mondiale, di un massiccio stimolo fiscale negli Stati Uniti e non ultimo l’aumento dei costi di spedizione e trasporto. Profitti industriali più che raddoppiati nei primi due mesi dell’anno rispetto allo stesso periodo 2020. Per le imprese cinesi, l’aumento dei prezzi significa maggiori profitti e maggiore capacità di ripagare il debito. La deflazione dei prezzi al consumo negli ultimi mesi è stata trainata principalmente dal calo dei prezzi della carne di maiale, una componente chiave del paniere dei prezzi al consumo. Anche se è probabile che i prezzi aumentino, la lenta ripresa della spesa delle famiglie significa che l’inflazione rimarrà probabilmente contenuta le prossime settimane. La crescita dei prezzi alla produzione si attenuerà dal terzo trimestre, ha detto Huang Wentao, analista di China Securities Finance Co., prima che i dati fossero rilasciati dall’Istituto nazionale di statistica. Mentre il Comitato per la stabilità e lo sviluppo finanziario presieduto dal vice premier Liu He, chiede sforzi per stabilizzare i prezzi. Le autorità dovrebbero “tenere d’occhio i prezzi delle materie prime” secondo una dichiarazione rilasciata giovedì sera.
- 5 Febbraio 2025 -