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La Lega chiede che la Sicilia sia zona arancione e non più rossa!

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Zona arancione per tutta la Sicilia, controlli serrati per il rispetto delle regole, mettendo in campo ogni forza locale o nazionale disponibile; zone rosse solo quando necessarie, mirate e territorialmente individuate per affrontare le specifiche situazioni di emergenza.
Questa è la soluzione proposta dalla Lega, in un’ottica di leale collaborazione con il governo regionale e richiamando alle proprie responsabilità il governo nazionale. La Lega vuole stigmatizzare le fughe in avanti di chi propaganda un improbabile ed inaccettabile “liberi tutti”, (magari accontentandosi di fomentare gli animi dei cittadini) ma ricorda anche, a distanza di una settimana, i limiti della zona rossa nella nostra Regione, limiti che si stanno evidenziando in tutta la loro drammaticità. Vi sono condizioni di disparità evidente tra le categorie produttive e anomalie nei criteri di prosecuzione delle attività che non sono più sostenibili. Chiaramente la Lega condivide in pieno la preoccupazione espressa dal Presidente della Regione sulla necessità di limitare al massimo la diffusione dei contagi così come riconosce il grande impegno profuso da Musumeci e Razza per dotare la rete regionale di un efficiente sistema di terapia intensiva superando le gravissime criticità di sistema accumulatesi da tanti, troppi anni. Ora però, sempre in una logica costruttiva, ci vogliono soluzioni nuove che garantiscano tanto l’interesse pubblico supremo, quello alla salute, quanto gli interessi economici di intere categorie ormai allo stremo. Per questa ragione riteniamo opportuna che il governo regionale chieda al governo nazionale la riclassificazione della Sicilia in zona arancione. In questo modo si possono garantire una parziale ripresa delle attività produttive ora bloccate e una minima mobilità intra regionale. Serviranno, di conseguenza, controlli veri e seri e non quelli appena accennati visto finora e dettati dalla paura del governo nazionale di perdere consensi.
Chiederemo al Gruppo parlamentare all’Ars della Lega, afferma l’onorevole Nino Minardo, di presentare una mozione di indirizzo che inviti, per il tramite dell’aula, il governo Musumeci alla scelta di soluzioni meno drastiche, più legate alle evidenze territoriali e a garanzia degli interessi sanitari, economici e sociali dei siciliani.

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10 commenti su “La Lega chiede che la Sicilia sia zona arancione e non più rossa!”

  1. e vai col populismo!!! in Sicilia indice Rt più alto d’Italia e questo vive nei sogni nella speranza di prendere voti. Ma poi Razza compare suo è…mah !
    Trumpismo è defunto, onorevole…

  2. Così come hanno differenziato le regioni, è giusto che si faccia lo stesso in ambito locale. Il colore “Arancione” serve a far riaprire, con tutti i limiti del caso, quelle poche attività che stanno subendo le maggiori ripercussioni di una indiscriminata equiparazione degli indici di contagio di una zona “Rossa” davvero ridicola! Si prevedono ancora tempi lunghi, per cui non vedo dove sia il populismo nel trattare situazioni diverse in maniera diversa!

  3. Evidente è l’intento di cavalcare il malcontento della popolazione, specialmente delle categorie più danneggiate dalla chiusura. Chi auspica lockdown a macchia di leopardo non si rende conto fondamentalmente del vero problema, i contagi in aumento (dato non opponibile) e la quasi saturazione dei posti in terapia intensiva negli ospedali della Regione.
    E quale sarebbe il motivo, sennò, che la richiesta Sicilia zona rossa sia partita dallo stesso Presidente della Regione?

  4. Giombattista Ballarò

    Pur condividendo la richiesta dell’on.le Minardo,non posso non dire che i tempi della politica e della burocrazia in Italia sono da sempre disallineati da quelli dei cittadini.Il giorno prima che entrasse in vigore l’ordinanza di Musumeci scrissi un post su tutti i social per dissentire dal mettere la Sicilia in zona rossa perché se è vero che ci fosse tale necessità per Palermo,Catania,Caltanissetta e Trapani,certamente non c’era per i comuni iblei.Non aver fatto tale distinguo avviliva chi era stato ligio alle regole e soprattutto gli imprenditori della nostra provincia già fortemente penalizzati.
    Tuttavia,ho esortato tutti i sindaci della provincia iblea ad intervenire e in nove l’hanno fatto senza avere risposta nel da Musumeci né da Razza.Stesso invito ho esteso ai parlamentari ragusani,rimasti tutti sordi e silenti.Ora che manca una settimana dalla probabile revisione della zona rossa,si può pensare che domani tutto cambi?
    Non accadrà nulla perché nulla potrà accadere fino al prossimo sabato e comunque meglio Nino Minardo che il resto dei suoi colleghi,tutti colpiti da grave afonia.

  5. Appunto, non avendo nessuna utilità, questa richiesta di riportare la Sicilia (e non la provincia, @Ballarò) in zona arancione è una mera esternazione opportunistica e populista.

  6. Giombattista Ballarò

    Duole dover constatare che il vecchio vizio di commentare secondo ideologia piuttosto che seguendo la propria onestà intellettuale è duro a morire.Così come quello di non identificarsi.Ma poiché qualche testata lo consente,ognuno faccia come crede.

  7. Onesto intellettale se appoggi Minardo (parentela..?), commentatore ideologico ove ne evidenzi dichiarazioni inutili e propagandiste.

  8. Onesto intellettualmente, ove si condividano le affermazioni dell’On. Minardo.
    Astioso ed intriso di ideologia bolscevica, ove se ne evidenzino le dichiarazioni inutili e propagandistiche.
    Cambia la forma, la sostanza rimane inalterata…

    Parentela o non parentela

  9. A qualcuno sembrerà strano ma questa volta condivido l’impostazione dell’on. Minardo, nei toni Enel contenuto.
    É corretto, a mio parere, diversificare le zone per effettiva criticità ed é corretto, sul piano tecnico, che sia il governo regionale a perorare questa impostazione presso il governo nazionale. É scritto nel dpcm 14 gennaio che la procedura sia questa. Credo che a livello regionale tutte le forze politiche debbano sostenere questa richiesta, contestualmente predisponendosi controlli e misure di profilassi.
    Chi ‘tuona’, invece, chiedendo a Musumeci zone gialle irrealizzabili sbaglia, dividendo inutilmente l’opinione pubblica e creando false illusioni ai tanti che, a causa di questa brutta situazione, stanno soffrendo sul piano economico.

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