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Spaccio di droga tra Vittoria, Modica e Comiso. Pene per 67 anni

Tempo di lettura: 3 minuti

Pene per  complessivi 67 anni sono state inflitte dal Collegio Penale del Tribunale di Ragusa(Vincenzo Panebianco, Elio Manenti e Maria Rabini)  a sei persone coinvolte nell’operazione «Fil Rouge», che aveva individuato quattro organizzazioni criminali dedite al reperimento ed allo spaccio di droga. Un ampio traffico di cocaina e hashish quello che venne smantellato da una indagine coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Catania e che ha visto coinvolto il comando provinciale dell’Arma dei carabinieri, per fatti commessi tra il 2007 ed il 2008.

Droga che girava tra Vittoria, Modica e Comiso e che allungava i suoi tentacoli per l’approvvigionamento fino a Padova, Napoli e Catania.

Era novembre del 2012 quando vennero notificati i provvedimenti di chiusura indagine. Oggi il Tribunale collegiale di Ragusa ha condannato Tahar Mohamed Yahya, Mongi Ben Mohamed Yahya, Ahmed Ben Abbes Naffati, Miled Errahem e Karim Maghfour a 12 anni di reclusione ciascuno per associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti; per gli stessi il Tribunale ha disposto il non doversi procedere per avvenuta prescrizione, in ordine ai capi di imputazione relativi a droghe cosiddette leggere.

Sette anni di reclusione e 30.000 euro di multa la pena inflitta a Abderrazak Salhi. Due assoluzioni perchè il fatto non sussiste, quelle per Mohamed Bouzidi e Tida Ochi. Assolta per non avere commesso il fatto Alessandra Buffa, una delle due italiane coinvolte nell’operazione. Per la seconda, Assunta Giannetti, il reato si è estinto per sopravvenuta prescrizione, e lo stesso vale per altri due imputati, Brahim Meslem e Mohamed Ben Ahmed Soussi.

Il pubblico ministero della Direzione distrettuale antimafia aveva richiesto condanne per 100 anni di reclusione complessivi.

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1 commento su “Spaccio di droga tra Vittoria, Modica e Comiso. Pene per 67 anni”

  1. Non possiamo giustificare e chiamare le cose con altro nome, premesso anche che tutti abbiamo diritto di un lavoro onesto, di poterlo cercare e trovare, c’è crisi…..

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