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Totalitarismo del pensiero…l’opinione di Rita Faletti

Tempo di lettura: 5 minuti

Siamo nell’era della tecnologia, l’era dominata da GAFAM, che non è una divinità pagana, né un eroe creato da Joanne Rowling, la scrittrice e sceneggiatrice britannica diventata famosa grazie alla serie di romanzi di Harry Potter. GAFAM è l’acronimo delle cinque multinazionali che controllano il mondo: Google, Apple, Facebook, Amazon, Microsoft. Un potere gigantesco di cui tutti siamo schiavi accondiscendenti. Nelle democrazie occidentali la libertà di pensiero e di opinione è il fondamento dello stato di diritto. Ma quale libertà? Ce lo siamo chiesto? E’ la  libertà condizionata a una volontà superiore che si intrufola nelle nostre vite dandoci l’illusione di esprimere attraverso tweet il nostro pensiero  sui social, pensiero condito spesso di insulti con la copertura dell’anonimato, il che già dovrebbe far riflettere sul significato autentico di libertà che non è tale se concede il camuffamento, per poi servirsi di quel pensiero larvale, blandendo,  indirizzando, influenzando e manipolando ai propri fini. Lo spirito del tempo, lo Zeitgeist, che attraversa la nostra società, sottrae influenza ai valori e sempre più potenzia confort e sicurezza. La verità non interessa più nessuno, è scomoda e richiederebbe un comportamento coerente lineare e contrastivo. La verità è soltanto alternativa e al punto in cui siamo, ognuno può crearsi la propria e spacciarla per vera, riservandosi di rimpiazzarla con un’altra opposta. L’operazione è favorita dalla sostanziale mancanza di complessità della verità fittizia che tanto più è scarna e quasi rudimentale, tanto più diventa credibile e virale, supportata anche dalla lingua sempre più povera per meglio aderire a un contenuto di fatto modesto quandanche sensazionalistico. Un processo nemico della ragione e dell’evoluzione che conduce al regresso. Un processo che cancellando il ragionamento cancella il pensiero libero e prepara il totalitarismo. Un processo che avviene a nostra insaputa e senza provocare traumi perché conserva intatti confort e sicurezza e intanto demolisce progressivamente le basi identitarie della cultura occidentale. Alla nostra capitolazione sovrintendono i media e l’intellighenzia la quale ci spiega per esempio che siamo colpevoli degli attentati terroristici di matrice islamica perché tentiamo di opporci all’avvento di una nuova era. Esattamente come era avvenuto quando gli intellettuali avevano plaudito ai totalitarismi passati: nazismo, comunismo, maoismo. Nel 1944 Orwell scriveva che “Gli intellettuali sono portati al totalitarismo molto più delle persone ordinarie”. Nel 1945, nella prefazione a “La Fattoria degli Animali” scrive: “Se libertà vuol dire veramente qualcosa, significa il diritto di dire alla gente quello che non vuole sentire”. L’anti-staliniano Orwell negli anni Trenta e Quaranta accusava la sinistra di aver aderito al totalitarismo e aver abbandonato il popolo, la libertà e il discorso di verità. Oggi le sinistre occidentali, in particolare quelle americane, impongono il loro pensiero, incredibilmente anche nei luoghi che sono la sede naturale in cui la libertà di manifestare le proprie idee dovrebbe trovare la massima espressione: le università. Eppure anche in quelle più prestigiose domina il pensiero unico su ambiente, Black Lives Matter, temi etici e religiosi. Unica eccezione l’università di Chicago, in cui il rettore ha informato le matricole che nella sua istituzione non si accetta di cancellare conferenze per le idee degli oratori e non si vietano temi controversi come convinzioni sessuali o religiose. E in fatto di religione, la sola a subire critiche e attacchi senza conseguenti ritorsioni (chi dissente dal mainstream incorre in votazioni basse) è il cristianesimo. Chi ha l’ardire di criticare l’islam, invece, viene tacciato di islamofobia, accusa strumentale che contrabbanda per razzismo un giudizio negativo. Una caccia alle streghe del XXI secolo diffusa in Francia dove la presenza islamica è maggiore che nel resto d’Europa. Brutto momento per la libertà e i valori ad essa connessi di cui generazioni di grandi pensatori e artisti sono stati debitori e hanno segnato la storia con le loro opere formidabili. Negli Stati Uniti, dove la censura del pensiero “eretico” non è di oggi, si era creato un argine con Donald Trump fino a quando il trumpismo è diventato ideologico al pari del suo opposto. Anche in Europa esistono i presupposti perché il totalitarismo del pensiero si affermi, in particolare laddove il distacco dal cristianesimo e dai suoi valori è stato più forte. A meno che, come disse Hölderlin: “Là dove c’è il pericolo cresce anche ciò che salva”.

 

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8 commenti su “Totalitarismo del pensiero…l’opinione di Rita Faletti”

  1. E io che pensavo fossi il solo a pensarla cosi. Da un po’ mi chiedevo se il mio pensiero su come sta andando il mondo sia dettato da protervia o altro!
    Bel discorso, pensiero fine, lucido e veritiero quanto mai!
    Penso che la Sig.ra Faletti con questo discorso, ha raggiunto l’apice di come il mondo sta cambiando e di come si appresta a raggiungere il suicidio.
    Si, è vero, la gente vuole sentirsi dire quello che gli piace sentire, sono in pochi ad accettare una “brutta verità”, è più gratificante una “bella menzogna”. Questo è alimentato anche dalla velocità delle notizie che si susseguono minuto per minuto, giorno per giorno e si accavallano cosi rapidamente che non hai nemmeno il tempo di rifletterci che subito ne spunta un’altra e poi un’altra e un’alta ancora fino a quando le persone, anche gli intellettuali, non riescono più a starci dietro. Con questo sistema, e con apparente democrazia, pochi riescono ad orientarsi e vanno avanti con ragionamenti si, giusti per il momento, ma subito dopo sbagliati per l’accavallarsi delle altre notizie che coprono o smentiscono quelle precedenti, che poi erano di qualche ora prima.
    Questo è lo slogan della politica, “tutto e subito”, senza lungimiranza! E di riflesso tutto quello che ci ruota attorno agisce di conseguenza.
    E’ verissimo quando la Faletti allude alla libertà! Di quale libertà? Questo ce lo siamo detto anche in altre occasioni, ma è sempre bene che ce lo ricordiamo, specie quando si discute per un partito o per un politico. Non facciamo altro che il loro gioco, ci dividiamo tra noi quando altri (pochi) si uniscono e diventano una potenza che si appresta a governare il mondo. Il GAFAM appunto! Questo gruppetto di fanatici narcisisti è entrato a gamba tesa sulle nostre vite senza accorgercene o quasi, ed ora moltissime persone sono talmente assuefatti dalla tecnologia che non riesce ad uscire di casa se prima non consulta il meteo dal cellulare. Si, la tecnologia è vista come un progresso, progresso che moltissimi vedono come un normale cambiamento, come nuovo stile di vita, ma pochissimi ne vedono il pericolo subdolo che ci toglierà la libertà di potere respirare a pieni polmoni! Ci isolerà l’uno con l’altro, tanto che non avremo più un rapporto umano e il nostro credo sarà lo smartphone.
    La GAFAM se oggi è vista come divinità pagana, domani sarà il Dio tecnologico, ci guiderà nel suo mondo fatto di “False Meraviglie” e “Condizioni Mentali” per assoggettarci sempre più al nuovo Dio!
    Chi potrebbe fermare tutto questo?

  2. Maduro, Khamenei, Erdogan, Bashar al-Assad, Xi Jinping, Kim Jong-un, Putin, Lukaschenko, Al-Sisi, per nominare alcuni dei più noti esponenti della nuova barbarie.
    Chassà quale posto riserverà la storia a Trump, il folle che per 6 ore ha messo a repentaglio la democrazia negli Stati Uniti, anche se forse non finisce qui

  3. Avete visto quanto siamo lontani da tutto questo?
    Un Presidente degli Stati Uniti è bloccato dai social, da dei privati che detengono tali poteri!
    Non entrando nel merito di Trump per tutti gli eventi che sono successi, non è pericoloso quanto diabolico che dei privati fermano un Presidente di una Nazione in piena autonomia? Questo cosa significa? Significa che se non bloccano o regolamentano questo prodotto, ( che non dovrebbe essere gestito da privati) allora il mondo sarà davvero nelle loro mani e avranno il potere di orientare le masse a proprio interesse!

  4. Tutt’altro Signor Spenello, magari lei pensa che ci sia una limitazione della libertà, per me l’intervento è stato tardivo.
    I social andrebbero regolamenti per bloccare preventivamente le persone, o gruppi, che compulsivamente scrivono per manipolare la realtà allo scopo di soggiogare le masse.
    Tutte le destre del pianeta stanno sfruttando i social per alimentare paure, fobie, per creare nemici. Le rammento che nel suo piccolo Salvini aveva creato la bestia per mettere alla gogna chiunque non fosse stato favorevole al suo operato ed ogni mattino creava un nemico, divisioni e tensioni.
    In generale, i social, sono contenitori talmente evoluti, che se non regolamentati trasformeranno il modo di pensare degli umani. Peggio, aiuterà gli umani a non pensare ed a non ragionare.

  5. Enzo,
    Ho letto attentamente l’articolo suggerito e la ringrazio, è quello che si è detto o sbaglio?
    Nella sostanza l’articolo parla con ampia spiegazione che non è un Presidente di Stato o la Politica che ha il potere, ma il GAFAM!
    Per la vicenda di Trump, l’articolo parla anche che la dirigente di “Faccibuc” è la figlia di un Senatore degli Usa e appartiene ai Democratici, cioè a Biden. Non so quanto gli sia costato a Biden mettere a tacere Trump, fatto sta che nessuna “DEMOCRAZIA” può dare pieni poteri a privati, che oltre a vendere servizi (di qualsiasi genere) possono cambiare le sorti del mondo!
    Spero che al di la di chi sarà il Presidente, questa storia di Trump, serva da riflessione a tutti gli uomini del pianeta. Spesso, non pensiamo che siamo solo noi su questo pianeta!

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