Il bilancio dell’attività amministrativa del 2020 al Comune di Modica per Vito D’Antona (foto) di Sinistra Italiana è di modesta portata.
“Quando il sindaco Abbate indica in tre milioni di euro gli aiuti economici per fare fronte all’emergenza del covid 19 – spiega D’Antona – non precisa che oltre un milione ottocentomila euro sono somme messe in campo dal Governo nazionale, dal Governo regionale e a valere sui fondi ex Insicem che, come per tutti gli altri comuni della provincia, sono state assegnate unicamente per essere spesi soltanto per questa finalità.
Oltre a sottolineare ordinari lavori di manutenzione, dalla pavimentazione di alcune strade alla sistemazione di campetti sportivi, attività che svolgono senza tanta enfasi tutti i comuni del mondo, nessun accenno agli interventi urgenti per la sicurezza dei cittadini e la vivibilità della città, dalla rotatoria di Dente Crocicchia, rimasta inspiegabilmente incompiuta, alla sistemazione della strada del polo commerciale, già finanziata, allo svincolo della Caitina, dai parcheggi di Marina di Modica al Centro Diurno della Sorda, alla sistemazione di Via Gianforma, solo per fare alcuni esempi.
Dopo sette anni e decenni di lavori, edifici simbolo della città, sono bloccati e non hanno fatto nessun passo avanti, da Palazzo dei Mercedari, per il quale l’inerzia dell’Amministrazione ci ha costretti a restituire un finanziamento regionale, a Palazzo Polara, da Palazzo Denaro Papa a Villa Cascino, dall’Albergo dei Poveri al Castello dei Conti al Palazzo della Raccomandata, solo per citarne alcuni, le cui progettazioni vengono sistematicamente copiate di anno in anno da un piano triennale all’altro”.
Nessun accenno alla vicenda del palazzo dell’ex Tribunale e al suo utilizzo a fini giudiziari, come richiesto da più parti, alla salvaguardia di contrada Zimmardo Bellamagna, dopo gli interventi del Tar Catania e della Sovrintendenza dei Beni Culturali di Ragusa, alla riprogrammazione e definizione dell’illuminazione del centro storico, dopo una prima sostituzione di lampade in modo frettoloso e irrispettoso del contesto urbanistico.
“Sul piano finanziario registriamo un piano di riequilibrio per evitare il dissesto del quale non si sa nulla mentre rimaniamo ancora privi del conto consuntivo 2019 e del bilancio di previsione 2020, per il quale siamo stati commissariati ancora una volta”.