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Studio3A risponde alle accuse “gratuite” dell’Asp di Ragusa

E' la vicenda di un presunto caso di malasanità a Modica
Tempo di lettura: 3 minuti

In merito alla nota diffusa quest’oggi dall’Asp di Ragusa circa il caso di “presunta mala sanità” costato la vita a Vincenzo Azzarelli, i cui familiari sono assistiti da Studio3A, e agli attacchi, ritenuti  “gratuiti” mossi alla società, specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini, il suo Presidente,  Ermes Trovò, tiene a precisare alcuni concetti.

“Siamo rimasti esterrefatti da questa lettera nella quale l’Asp, senza dedicare neppure una parola alla vittima e ai suoi congiunti – i quali, di fronte ad un decesso quanto meno “dubbio” avvenuto nel presidio ospedaliero di Modica, hanno chiesto esclusivamente all’autorità giudiziaria di accertare i fatti, senza voler colpevolizzare nessuno -, ci accusa in buona sostanza di pubblicità occulta.

Anziché lamentare il comportamento della nostra azienda, l’Asp di Ragusa dovrebbe ringraziarla perché è grazie a noi se in Italia sono stati scoperti e perseguiti tanti errori medici. E ciò ha consentito non solo di rendere giustizia alle vittime, ma anche alle diverse strutture coinvolte di modificare i propri protocolli di lavoro o di verificarne il mancato rispetto a tutela di tutti quanti i pazienti.

Il nostro solo e unico interesse è quello di garantire giustizia al maggior numero di persone, ragion per cui, con tutto il rispetto per il parere del consiglio nazionale forense, non si comprende per quale ragione la nota pandemia da Covid-19 possa o debba rappresentare una sorta di amnistia preventiva per eventuali comportamenti censurabili da parte del personale sanitario.

Ai medici e agli infermieri va dato tutto il giusto supporto e apprezzamento, ciò non toglie tuttavia, per quanto sopra precisato, che la loro condotta non possa essere oggetto di analisi qualora emergano lacune e omissioni a danno dei pazienti, perché – si ribadisce -, maggiori sono i casi esaminati e maggiore è la possibilità che eventuali errori non abbiano a ripetersi in futuro. E questo senza voler entrare nella vicenda di specie che è ancora oggetto di indagine.

Considerata poi la valenza massivamente pubblica del servizio sanitario, riteniamo non solo un diritto ma anche un dovere quello di coinvolgere sempre in queste tematiche così importanti e sentite i media, e di sensibilizzare l’opinione pubblica, anche per un miglioramento della qualità del servizio e in quell’ottica di totale trasparenza, oltre che di correttezza, che ci contraddistingue da sempre”.

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9 commenti su “Studio3A risponde alle accuse “gratuite” dell’Asp di Ragusa”

  1. Volevo evidenziare al signor Spinello, che “usca lei e tutti i cittadini che pagano” per i danni che sono fatti alla Sanità italiana per tutti questi studi che “vivono” per strappare risorse alla pubblica amministrazione. Forse lei non ha seguito tante inchieste televisive e le Iene, per esempio, dove studi di avvocati si aggirano nelle zone dei pronti soccorso per strappare delle denunce con il giochetto che intentano cause gratuitamente e poi il ricavato, a volte milionario lo dividono. Studi il fenomeni a questo collegato, ricerchi poi su internet il termine “medicina difensiva” e si informi per favore. Qua non si sta parlando di diritti delle persone ma strumentalizzazione di diritti da parte di “furbi” che distruggono le poche risorse della Sanità. Quindi, lei può continuare a fare il tifo per queste persone, ma se la PUBBLICA AMMINISTRAZIONE “USCA”, paga lei ed i suoi figli. Auguri!

  2. Pippino,
    La tendenza sua è fuorviare i discorsi, oppure le piace stuzzicare le persone?
    Si riposi, mi sembra un po stressato!

  3. Nessuno stuzzica nessuno, ho solo espresso un commento su una affermazione che è chiara: “Usca, e potta a casa!”… non ho fuorviato nulla… usca chi? Ci spieghi chi deve “uscare” se ciò che ho scritto è fuorviato. Grazie

  4. “Usca e potta a casa” è la mia provocazione alle due parti! Nel caso specifico per l’Asp!
    Se ci rendono partecipi alle diatribe attraverso i media e non nelle sedi opportune, allora si vuole sottolineare che qualcuno è alla ricerca di consensi, e se si cercano consensi, qualcuno ha la coda bagnata. Una Struttura Pubblica come l’Asp, non può difendersi intimidendo gli avvocati avversari accusandoli “quasi” di vilipendio, o fare insinuazioni per occulta pubblicità, questo lo potrei fare io come privato cittadino, (per farmi bello) ma non mi posso mai aspettare che lo faccia un’azienda come l’Asp.
    Per controbattere l’Asp con i suoi avvocati, avrebbe potuto usare altro linguaggio e altro stile, ci avrebbe fatto più figura e non avrebbe subito la replica con toni cosi forti e accesi!
    Se devo pensare alla parcella degli avvocati, prima devo vedere quanto mi rubano ogni anno per sostenere la corruzione, gli imboscati, e tutto il malaffare che ruota attorno.
    Pippo se lei avesse un contenzioso, lo discuterebbe con noi o nelle sedi opportune?

  5. Grandioso, Giulio che da ragione a Pippo… si vede che sta cambiando qualcosa e sta arrivando un grandioso 2021. Auguri Giulio e Pippo!

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