Cerca
Close this search box.

Anp scrive all’assessore Lagalla su riapertura delle superiori

Tempo di lettura: 4 minuti

Sulla  riapertura  delle scuole secondarie di secondo grado il prossimo gennaio è intervenuto  il presidente dell’ANP-Sicilia Maurizio Franzò (foto) che, dopo una riunione urgente e straordinaria del Consiglio Regionale, ha inviato una lettera all’assessore regionale all’istruzione Roberto Lagalla, al direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale Stefano Suraniti nonché ai dirigenti degli ambiti territoriali della Sicilia.
“La riapertura delle scuole secondarie di secondo grado per gennaio, con la presenza del 75% dellapopolazione scolastica, si legge nella missiva di Franzò,  sembra debba scontare ancora una volta l’inerzia di alcuni soggetti che avrebberol’obbligo di porre in essere atti utili per assicurare agli studenti la partecipazione alle attività didattiche inpresenza.
Tale inerzia non può e non deve essere ancora una volta scontata dagli studenti con ipotesi di turnazioniche renderebbero vani gli sforzi fatti dagli stessi studenti, dalle famiglie e dal personale scolastico.
Il fatto che il DPCM del 3 dicembre non indichi un coinvolgimento formale dei Dirigenti Scolastici neitavoli prefettizi non vuol dire che le scuole non debbano essere ascoltate.
Registriamo positivamente il tentativo dei Dirigenti degli Ambiti territoriali, attraverso appositeconferenze di servizio, di coinvolgere i Dirigenti Scolastici nella formulazione di proposte operative checoniughino l’esigenza di assicurare agli studenti la ripresa delle attività didattiche in presenza da gennaio 2021.
Purtuttavia ogni soluzione si scontra con un ostacolo che sembra non voglia essere rimosso:
l’implementazione dei mezzi dedicati ai pendolari.
“Le notizie che mi giungono dalle province siciliane- continua nella nota il presidente regionale ANP- non sembrano infatti andare nelladirezione giusta poiché si continua a non valutare la possibilità, come tra l’altro prevista nel DPCM e, nellaoramai famosa, nota emanata dal Ministero dei Trasporti, del coinvolgimento di ditte private per implementare le
corse attuali ed assicurare al 75% degli studenti il trasporto in sicurezza.
Ai tavoli prefettizi vengono infatti ascoltate solo e soltanto le aziende che attualmente gestiscono iservizi dedicati ai pendolari e che, per loro stessa dichiarazione, non sono in grado di fornire ulteriori mezzi perimplementare le corse.
Faccio notare che l’implementazione dei mezzi (e non il raddoppiamento) trova soluzione solo edattraverso l’utilizzo dei mezzi privati.
All’obiezione, posta in alcune occasioni, che l’utilizzo dei privati possa determinare un aggravio dispesa, faccio notare che in Sicilia vige la legge regionale n. 24 del 1973, come modificata con l.r. 14/2002, chefornisce risorse ai Comuni per assicurare ai pendolari delle scuole medie e superiori i mezzi di trasporto, faccio sommessamente notare che nell’anno 2020 solo per 4 mesi su10 mesi si è fornito tale sevizio ai pendolari,determinando un conseguente un risparmio di spesa pari almeno al 60%”.
“Appare evidente  – non ha dubbi il presidente Franzò – che la soluzione non è quella di riorganizzare il tempo scuola ma quella diimplementare le corse dedicate ai pendolari utilizzando i mezzi delle ditte private disponibili nel territorioladdove gli attuali gestori non siano in grado di fornire ulteriori mezzi dedicati.La richiesta di differenziare gli ingressi e le uscite degli alunni di 90 minuti o, addirittura, di 2 ore trovadifficoltà operative”.Chiedere alle scuole, infatti, di riarticolare per il 50% delle classi l’orario, sfalsando ingresso ed uscita senza ridurre il tempo scuola in presenza, genererebbe difficoltànell’assetto delle cattedre esterne, nell’organizzazione di tutto il personale ATA e di tutti gli addetti alla sicurezza(referenti COVID, addetti antincendio, primo soccorso) laddove si chiede che il tempo scuola non sia più nella fascia attualmente utilizzata (8-14) ma in un intervallo orario che va dalle 8 alle 16.

“Il Consiglio Regionale ANP ha ritenuto –conclude il presidente Franzò – sia necessario, al fine di evitarepercorsi organizzativi che rischierebbero di rendere inefficace l’azione didattica posta in essere, di suggerire unrientro regolare in classe del 75% degli studenti senza differimento degli orari di ingresso ovvero, laddovenon si è in grado di assicurare i trasporti per le condizioni di cui sopra, nella misura del 50% dellapopolazione scolastica.
Tale accorgimento, infatti, consentirebbe una turnazione maggiormente agile e continuativa delle attivitàdidattiche con l’adozione di misure organizzative che, ancorché da considerare del tutto eccezionali etemporanee, si ritiene possano essere gestibili dal sistema scolastico”.

441578
© Riproduzione riservata

I commenti pubblicati dai lettori su www.radiortm.it riflettono esclusivamente le opinioni dei singoli autori e non rappresentano in alcun modo la posizione della redazione. La redazione di radiortm.it non si assume alcuna responsabilità per il contenuto dei commenti e fornirà, eventualmente, ogni dato in suo possesso all’autorità giudiziaria che ne farà ufficialmente richiesta.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Articoli correlati

RTM per il cittadino

Hai qualcosa da segnalare? Invia una segnalazione in maniera completamente anonima alla redazione di RTM

UTENTI IN LINEA
Torna in alto