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Ragusa. Consulta Giovanile vede ridefinite attribuzioni organo”

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La recente approvazione da parte del Consiglio Comunale del nuovo “Regolamento della Consulta Giovanile” fa registrare la seguente dichiarazione del consulente del sindaco per le politiche giovanili, Simone Digrandi.
Non può esserci una partecipazione strutturata dei giovani all’attività amministrativa se lo strumento per eccellenza, la Consulta Giovanile riavviata da questa Amministrazione dopo anni, non è ottimizzato per lavorare efficacemente.
L’approvazione del nuovo regolamento, approvato mercoledì in Consiglio, ha permesso di rinnovare e superare quello del 1996 ed è l’esito di un lavoro che, in qualità di consulente per le Politiche Giovanili, ho proposto venisse svolto direttamente dai componenti della stessa Consulta che sono stati nominati a seguito di un apposito bando. Loro stessi si sono resi conto ‘sul campo’ dei limiti del precedente regolamento e hanno lavorato con notevole impegno, avanzando all’Amministrazione e poi al Consiglio Comunale una proposta.
Un’attività, svolta parallelamente alle altre iniziative portate avanti dalla stessa Consulta, che ha visto il supporto del sindaco, dell’assessore alle Politiche Giovanili Clorinda Arezzo, degli uffici e, in ultima battuta, dei consiglieri comunali con i loro emendamenti.
Il nuovo regolamento, che vede anche ridefinite le attribuzioni dell’organismo, permetterà: l’elezione, oltre che del vice presidente, di un presidente, entrambi scelti tra i ragazzi (in precedenza la Consulta era presieduta dal Sindaco o suo delegato), una maggiore chiarezza dei criteri per farne parte; una procedura di convocazione dell’organismo per casi di urgenza e necessità (per comprovati motivi, si può convocare la consulta tre giorni prima anzichè i soliti dieci); durata (2 anni), età (tra i 16 e i 35) l’impegno delle Amministrazioni, su richiesta della Consulta, di stanziare un fondo da destinare a iniziative e attività inerenti le politiche giovanili; l’allargamento, nella composizione, anche ad un rappresentante degli studenti delle sedi universitarie pubbliche presenti nel Comune di Ragusa (oltre ai già presenti studenti degli istituti pubblici di istruzione di 2° grado e dei centri di formazione professionale) 1l risultato è una Consulta più inclusiva ma anche più incisiva”.

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