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Ritardi Pubblica Amministrazione. Da Vittoria parte movimento di istanze

Sviluppo Ibleo. "Troppi ritardi per i saldi delle fatture da parte degli enti locali territoriali"
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“La Sicilia è al 185esimo posto, su 206 territori europei, come efficienza della Pubblica amministrazione e divario tra qualità e quantità dei servizi erogati. Anche in provincia di Ragusa scontiamo, purtroppo, lo scotto dell’inefficienza della Pubblica amministrazione”. E’ il presidente provinciale del Movimento politico Sviluppo Ibleo, Andrea La Rosa, a sottolinearlo, spiegando come questa situazione, unita alle problematiche determinate dal Covid, stia spingendo l’economia locale, quella della nostra provincia e dell’intero territorio siciliano, verso il precipizio. “Facendo un’analisi complessiva e ad ampio raggio – sottolinea La Rosa – questa inefficienza costa al nostro Paese oltre 30 miliardi di euro all’anno e due punti di Pil. In Sicilia la burocrazia costa 2,2 miliardi e 2,6 punti percentuali di Pil. Scendendo ancora, verso il nostro territorio, tutto ciò determina costi pari a circa 240 milioni e 2,2 punti di Pil. Non è possibile accettare tutto ciò. Ci siamo attivati, come Mpsi, per inviare una nota dettagliata in cui chiediamo ai parlamentari della nostra zona di spingere per far sì che il Governo nazionale verifichi in che modo quali, tra le 200mila leggi, spesso inutili, in vigore dal 1861 ad oggi, potrebbero essere ridotte. E, ancora, per pagare i suoi fornitori, lo Stato impiega 131 giorni, 101 giorni in più rispetto al Regno Unito e 116 giorni in più rispetto alla Germania. In Sicilia 3 enti pubblici su 4 saldano le fatture con in media 187 giorni di ritardo. Una media che, purtroppo, ritroviamo, con qualche giorno in meno in realtà, anche in provincia di Ragusa. In questo periodo di pandemia, i Governi nazionale e regionale dovrebbero fare di più per far rispettare la direttiva dell’Unione europea 2011/7/Ue recepita dall’ordinamento italiano con decreto legislativo 192/2012, che fornisce alle amministrazioni 30 giorni di tempo per il saldo delle fatture. Come Mpsi faremo partire dal nostro territorio un movimento di istanze responsabili affinché la questione possa essere posta sui tavoli che contano”.

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