“Il passaggio della Sicilia in zona gialla non vuol dire liberi tutti. Se non si rispetteranno le solite minime regole che ormai conosciamo a memoria, si passerà di nuovo a restrizioni più severe”. E’ il presidente regionale vicario Confcommercio Sicilia, Gianluca Manenti, ad affermarlo dopo l’annuncio di ieri del ministro Speranza. “Abbiamo già avuto una interlocuzione con il governatore Musumeci – sottolinea Manenti – per fare in modo che, dopo la firma dell’ordinanza che trasformerà la Sicilia in zona gialla da domani, 29 novembre, ci si possa adoperare per revocare la chiusura domenicale delle attività commerciali. E lo diciamo perché i segnali che arrivano non sono positivi. Le imprese stanno arrancando, centinaia di posti di lavoro sono a rischio. Accanto alla questione della salute, ce n’è una altrettanto importante che riguarda il futuro economico della nostra isola. Non si può stare a guardare. Ma nel rispetto delle prescrizioni che conosciamo, è necessario fornire una iniezione di fiducia a tutto il comparto. Abbiamo presentato, nelle scorse settimane, ricorso al Tar avverso la decisione del ministero di relegarci in fascia arancione. Il Tribunale amministrativo ha imposto al Governo di farci avere, circostanza più unica che rara, i dati secretati che il Cts aveva elaborato e che avevano determinato l’adozione di una scelta che ci ha penalizzato e non poco. Dobbiamo andare avanti con la consapevolezza che non sarà facile gestire questo momento ma tutti assieme abbiamo l’obbligo di provarci e, soprattutto, di pianificare un futuro migliore per il nostro comparto”.
- 27 Dicembre 2024 -