
Okay, okay. I contagi sono in aumento. Con la ripresa del turismo e dei viaggi in entrata e in uscita dal Paese era facile prevedere un colpo d’ali del virus che, è bene ricordare, cammina, respira e prolifera con l’uomo. La battaglia continua. Illudersi che tutto sia finito o destinato a risolversi in tempi brevi sarebbe da stupidi. Il virus non è una bufala. Occorre a questo punto fare parecchia attenzione. Negazionismo e strumentalizzazione politica del problema Covid sono peccati mortali. In entrambi i casi viene consumato un gravissimo attentato alla verità. Oggi, rispetto alla prima tremenda fase del lockdown, navighiamo avendo chiara la rotta da seguire. Derogare da questo percorso comporta il rischio che, per la verità, nessuno di noi vuole più correre: la ripresa del virus. Ma le parole non bastano. Occorrono azioni. Serie e concrete. Lasciarsi andare a incontrollate botte di vita è da stupidi. Al riguardo non condivido affatto Il bla, bla, bla contro i giovani. Si, d’accordo. Tenere a bada esuberanza giovanile e voglia di riprendersi con gli interessi dello scippo di libertà e gioia di vivere subito per lunghi mesi, può spingere a qualche imprudenza, ma credo sia ingiusto spiegare l’impennata del virus con comportamenti sbagliati da scaricare sui giovani. Una delle mie nipoti, e, ne sono certo, numerosi altri studenti come lei, quando finalmente ha potuto lasciare Roma, è stata in quarantena volontaria nonostante non fosse obbligata a farlo. E, al minimo dubbio, si è pure sottoposta a controlli sanitari immediati. “Per i nonni – ama ripetere – il pericolo siamo noi, perché, nonostante le precauzioni, ci muoviamo di più”.
Leggo da giorni del pericolo contagio rappresentato dal cosiddetto virus di rientro. Che riguarda i turisti, giovani e meno giovani, di ritorno da un periodo di vacanze trascorso a Malta, Spagna, Grecia e Croazia. Località che le autorità sanitarie indicano ad alto rischio contagio. Notizia confermata da dati ben precisi. Correttivi e soluzioni per riparare questa falla sono alla nostra portata. Oggi più che mai. Se aumenta il numero dei contagi va pur detto onestamente che le persone colpite da Coronavirus imboccano quasi sempre un veloce percorso di guarigione. Tuttavia occorre essere prudenti, indossare la mascherina, mantenere le distanze e lavarsi spesso le mani, sapendo che questi ulteriori sacrifici, in attesa del vaccino, servono a difendere il nostro vivere quotidiano e l’economia del Paese. Per quanto riguarda il cosiddetto virus da importazione il discorso diventa maledettamente complicato.
Da una parte:“I migranti non c’entrano nulla. Non hanno alcuna colpa della ripresa dei contagi. Si, non rispettano la quarantena, spesso fuggono anche se positivi al Coronavirus dalle strutture di prima accoglienza e dagli Hotspot, ma si tratta di poche centinaia di casi. Fra i fuggitivi anche persone ammalate di Coronavirus? Si è vero, ma non è questo il problema!”
Dall’altra: “Ma come sarebbe a dire. Arrivano clandestinamente. Vengono soccorsi, accolti e ospitati. Molti di loro risultano positivi e vengono posti in quarantena su navi di lusso piazzate al largo di Porto Empedocle, molti altri vengono accolti in strutture ricettive di primo soccorso da dove scappano regolarmente, positivi e ammalati compresi. Come si fa a dire che i migranti non c’entrano nulla?”
2 commenti su “Contagi in aumento: era prevedibile…di Michele Giardina”
Eh già, la colpa è degli immigrati, sopratutto degli immigrati. Noi “italioti” invece siamo immunizzati da quel che ascoltiamo o leggiamo!
Tranquillo Piero, anche tu come me e tutti i contribuenti con le tasse paghiamo il mantenimento attivo dei vari hotspot, lo stipendio dei militari che vi prestano servizio, le cooperative che ci lucrano dietro, l’importante è continuare con la migrazione e non fermarsi nemmeno davanti alla pandemia da COVID19, di sicuro i migranti contribuiscono al diffondersi dell’epidemia, hanno chiuso le discoteche (giusto) ma non i porti ma ci rendiamo conto che lo vogliono loro l’arrivo dei migranti e ieri il governo ha pure stanziato 16 mln di euro per la Tunisia, è inutile noi ci scorniamo e loro fanno quello che vogliono.
P. S. a settembre ci chiudono di nuovo in casa, ma non fermeranno mai l’invasione