
Emergenza anche per le autoscuole che tra i tanti settori sono maggiormente colpiti dal blocco delle attività. La didattica delle autoscuole è paralizzata sin dai primi di marzo con il decreto che sospendeva quasi tutte le attività. A rappresentare il settore c’è l’Unione Nazionale Autoscuole Studi Consulenza Automobilistica, che in questi giorni ha lanciato l’allarme per le gravi ripercussioni che il blocco delle attività sta avendo. Fermi tutte le iscrizioni e i corsi di formazione che comprendono non solo tutte le categorie di patenti ma anche CQC, abilitazioni professionali per il trasporto di merci e persone su strada. “Il problema – lamenta il segretario provinciale, Salvatore Tasca -incide sia per gli utenti in attesa di poter svolgere il percorso formativo per il conseguimento delle patenti, sia per gli autisti di professione che necessitano il rinnovo della CQC, mettendo a rischio la loro posizione lavorativa. L’emergenza è aggravata per le autoscuole che devono sostenere ingenti spese legate ad utenze, stipendi, contributi, bolli, assicurazioni ecc. Il governo ha procrastinato le scadenze dei documenti di guida, le quali tuttavia non sono valide per l’estero, immaginate gli autotrasportatori che hanno necessità di rinnovare tali documenti, in quanto quel settore non si è mai fermato. Le autoscuole hanno dato molto allo stato, parliamo dei versamenti per le pratiche, del pagamento delle seduta in conto privato, della digitalizzazione di tutte le pratiche che vengono inviate alla motorizzazione la quale provvede solamente a controllarle”.
In Sicilia ci sono circa 500 autoscuole che danno lavoro a 2000 persone, significa 2000 famiglie che sono in difficoltà economiche, come tante altre. “Sono arrivati i famosi 600 euro che non possono bastare assolutamente alle necessità primarie, le banche perdono tempo per erogare i prestiti a tasso agevolato mentre chi aveva qualche soldino da parte lo sta esaurendo. Paradossalmente, in caso di riapertura noi abbiamo centinaia di ragazzi che erano già pronti a sostenere gli esami ed altri che andavano iscrivendosi, il lavoro c’è ed è lì che ci aspetta, dalla patente AM che abilita alla guida dei ciclomotori alle patenti superiori che autorizzano alla guida dei mezzi pesanti e portano la gente a lavorare subito, in quanto il settore autotrasporto non si è mai fermato e ci richiede sempre di più autisti di professione. Le autoscuole sono pronte a ripartire, aspettano le disposizioni delle amministrazioni e delle autorità competenti”.