
Nel giro di pochi giorni, un diluvio di scelte sbagliate da parte del Sindaco, della sua Giunta e degli uffici.
Ad affermarlo i vertici cittadini di Territorio preoccupati per l’evolversi di una situazione abbastanza contestata nel pieno dell’emergenza corona virus.
Michele Tasca, Segretario cittadino di Territorio, con il vice Emanuele Distefano e con il presidente Andra Battaglia, hanno analizzato in conference call l’attuale situazione politico amministrativa nel contesto dell’emergenza corona virus.
Avrebbero voluto riscontrare, prioritariamente, azioni e interventi per venire incontro alle criticità emergenti, fermo restando che l’emergenza sanitaria è in ottime mani e mostra, finora, un controllo che conforta i cittadini.
Anche la gente risponde bene alle prescrizioni e alle limitazioni imposte, grazie anche ai controlli organizzati dalle Forze dell’Ordine, in maniera impeccabile.
In questo stato di cose ci si attenderebbe una azione dell’amministrazione cittadina improntata a risolvere, come detto, le criticità emergenti: dotazioni di sicurezza per tutte le categorie di lavoratori, per il personale dei supermercati e per quelli che si occupano di assistenza alla persona, misure di sicurezza negli uffici, a cominciare da quelli comunali, ricorrendo anche al lavoro agile, ordinanze per evitare assembramenti nei tabacchini dove si gioca.
Invece non si hanno notizie al riguardo di azioni importanti degli amministratori, come nulla si muove, nemmeno a livello di progetti, per il sostegno alle categorie economiche, alle famiglie e alle persone in difficoltà.
L’assessore al ramo non interviene nemmeno nel dibattito che divampa fra le organizzazioni datoriali e i sindacati sulle lacune dei decreti del governo che pure tanto hanno contribuito a mitigare la grande emergenza economica.
A Ragusa si va a piccoli passi per chiudere i mercati rionali, per chiudere quello ortofrutticolo, per chiudere le ville, per la sanificazione delle strade che in molti non hanno avvertito.
Ma a Palazzo dell’Aquila la situazione, secondo i vertici di Territorio, è ben diversa.
Si corre, si convocano sedute del consiglio comunale ad onta del parere contrario delle opposizioni in conferenza dei capigruppo, si esitano atti non urgenti e si apportano variazioni al piano triennale delle opere pubbliche come se non ci fosse un domani.
Si agisce di fretta perché ci sarà un diluvio di finanziamenti che cambieranno il volto della città, di colpo, in piena emergenza, come se l’emergenza non ci fosse, sono in dirittura d’arrivo progetti per il Castello di Donnafugata, per il lungomare Andrea Doria, per piste ciclabili, addirittura, udite, udite, si riorna a parlare di Cinema Marino o Teatro della Concordia, i finanziamenti sono dietro l’angolo e urge approvare gli atti.
Poi, a Palazzo dell’Aquila, regna una atmosfera che non sa di emergenza: si delibera per l’aumento dell’indennità del Segretario Comunale, si attivano le procedure per l’assunzione di un nuovo dirigente amministrativo.
Ai cittadini si chiede sobrietà e rigore, rispetto delle regole e attesa rassegnata per l’arrivo inevitabile del virus, a Palazzo di Città si arruolano assessori nuovi e dirigenti, non si bada a spese per i ruoli apicali, addirittura si è pensato anche a concedere l’area di ingresso del Castello di Donnafugata per il concerto di Ferragosto, tutto come se l’emergenza non ci fosse.
Beati loro !