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Maltempo. Unicredit un sostegno a famiglie e imprese delle province di Ragusa e Siracusa

Il maltempo che ha colpito in questi giorni le province di Ragusa e Siracusa, provocando danni ai cittadini e alle imprese del territorio, Uncredit ha varato diversi interventi di sostegno a favore delle comunità colpite. Tra le iniziative predisposte, Unicredit mette a disposizione una moratoria di 12 mesi sulle rate dei mutui ipotecari e chirografari per le imprese con sede legale/operativa nelle zone colpite dal maltempo che abbiano subito danni e per tutti i clienti privati intestatari di mutui ipotecari residenti nei Comuni interessati che siano stati danneggiati dagli eventi atmosferici.
La Banca mette inoltre a disposizione un «Prestito Sostegno» con tasso agevolato per i clienti privati residenti nei Comuni che hanno subìto danni a causa del maltempo; e il «Pacchetto nuovo credito alle imprese», con linea di finanziamenti chirografari/ipotecari a condizioni agevolate in favore di clienti imprese con sede legale/operativa nei Comuni colpiti dal maltempo. Tutte le agenzie Unicredit delle province di Ragusa e di Siracusa sono operative per dare le informazioni sulle procedure necessarie per l’ottenimento della sospensione dei pagamenti delle rate dei finanziamenti.

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3 commenti su “Maltempo. Unicredit un sostegno a famiglie e imprese delle province di Ragusa e Siracusa”

  1. Ma perché continuate a chiamarle “Provincie”, considerato che in Sicilia le provincie sono state abolite nel 2015 e non esistono più? Adesso esistono i liberi consorzi.

  2. Forse il motivo per cui si continua a utilizzare il termine “Province” anziché “Liberi Consorzi” dipende dal fatto che “Province” è più breve e più veloce da pronunciare, ma è comunque sbagliato. I liberi consorzi sono diversi dalle province non solo nella terminologia ma anche nella sostanza. Ritengo quindi che ormai si dovrebbe utilizzare il termine “liberi consorzi”.

  3. Forse le chiamano, e le scrivono ancora provinCE, per farlo entrare in testa a tutti quelli che ancora le chiamano, e le scrivono “provincie”

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