Licenziata dopo essere stata sottoposto ad un intervento chirurgico alla spalla. La donna, dipendente del Sues(Servizio Regionale di Emergenza Urgenza), società che gestisce il 118, conduttrice dei mezzi di soccorso, chiedeva di non essere impiegata per guidare le ambulanze. L’azienda prima la utilizza in mansioni amministrative nell’ufficio polifunzionale di Ragusa, poi la licenzia. Lei si oppone ma il Tribunale dà ragione alla Seus.. La Cisl insorge e denuncia questa situazione, che vede una lavoratrice rimanere senza lavoro. Sebbene la lavoratrice, quindi non più come autista soccorritrice ma in una posizione più adatta alla sua inidoneità, il ricorso è stato rigettato, come spiega la Funzione pubblica della Cisl.
«Non vogliamo, ovviamente, commentare la sentenza, anche se abbastanza singolare visto che lo Statuto dei lavoratori e le normative vigenti, in casi come questi, tutelano i lavoratori – sottolinea il segretario Daniele Passanisi – ma prendiamo atto di un problema occupazionale che, al di là del caso specifico, ci spinge a rivolgere un accorato appello ai politici regionali nonché al commissario straordinario dell’Asp di Ragusa affinché intervengano nei confronti dell’assessore alla Salute. Infatti, esiste una convenzione tra la Seus e l’assessorato, e quindi le Asp siciliane in quanto socie della stessa Seus, in virtù della quale queste ultime sono tenute a prendersi in carico un certo numero di dipendenti della società dichiarati inidonei alle mansioni di autisti soccorritori».