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L’Unicef Ragusa ha celebrato al Festa dei Nonni e Bambini. Tante iniziative e numerosi positivi riscontri

Un bellissimo riscontro di pubblico ha salutato in provincia la Festa dei Nonni e Bambini, promossa dall’UNICEF Italia a sostegno della campagna umanitaria “Ogni bambino è vita”.
Sabato 29 e domenica 30 la mobilitazione in provincia ha interessato tre centri, in ordine Scicli, Ragusa e Santa Croce Camerina, postazioni in cui si è celebrato il valore della memoria implicito alle figure dei nonni, contribuendo anche a una campagna globale finalizzata a contrastare la mortalità di milioni di neonati in dieci paesi poverissimi del mondo.
A Scicli la postazione è stata realizzata a Palazzo Spadaro, uno dei siti storici più pregevoli della cittadina barocca, magnifico col suo scalone, le sale, il ponticello degli innamorati, edificato nel XVIII secolo e decorato a più riprese fino agli anni ’30 del ‘900; l’evento è stato organizzato in compartecipazione col Comune di Scicli, che ospiterà la nuova sede del Comitato, dopo l’insediamento del neopresidente Elisa Mandarà. A Scicli la manifestazione si è specchiata con la kermesse siciliana Le Vie dei Tesori, in una offerta dunque culturale e umanitaria ai numerosi visitatori, italiani e stranieri che nel weekend hanno frequentato la via Francesco Mormino Penna, patrimonio Unesco dell’Umanità.
Per Ragusa è stato coinvolto un sito di pari interesse storico e culturale, il Circolo di Conversazione di Ibla, che si è offerto quale presidio Unicef per un’occasione che festeggia i nonni e le nonne, contribuendo alla tutela della vita dei bambini.
Santa Croce Camerina ha poi magnificato il senso più antico della piazza, grazie alla sinergia del presidente provinciale Unicef Elisa Mandarà e del Comune, in particolare dell’assessore alla Pubblica Istruzione, con delega ad Associazionismo, Volontariato e Terzo settore Giulia Virginia Santodonato.
Anticipando quanto avverrà in ben cinque scuole della provincia (tra Scicli, Vittoria e Scoglitti), Santa Croce ha dato vita ad una animazione ricca, basata sui giochi di una volta, questi realizzati da Giuseppe Zisa. Nonni e nipoti, generazioni a confronto si sono dunque divertiti a giocare alla trottola (il vecchio truppiettu siciliano), la carrammatta, oggi rimpiazzata dallo skateboard, poi l’antenato del flipper, la piramide (l’antico musiddu), l’antenato del lego realizzato con le canne, lo yo-yo, “u sinnu” ed anche la costruzione di carretti siciliani con le foglie del ficodindia. Coinvolti i Real boys ed altri gruppi sociali della cittadina, che hanno mobilitato oltre cinquanta bambini. Il sindaco Giovanni Barone, che ha accolto con entusiasmo la Festa dei Nonni e Bambini Unicef, ha presenziato per l’intera durata della manifestazione.
“Speravo in una partecipazione della nostra provincia alla campagna umanitaria “Ogni bambino è vita” – dichiara Elisa Mandarà, che inaugura con questa campagna l’incarico di presidente del Comitato Provinciale di Ragusa per l’Unicef – ma sono felicemente sorpresa da una risposta così positiva a una proposta che richiama la gratuità del volontariato. Festeggiare oggi i nonni significa preservare dall’oblio le nostre radici, salvare la verità di tradizioni che devono sostanziare la memoria collettiva. Idealmente vuol dire salvare la vita, la sua continuità. È bellissimo che questo aspetto della Festa dei Nonni e Bambini sia passato alle istituzioni e alle scuole. Scicli, Ibla, Santa Croce Camerina: queste le prime tre postazioni in provincia, ove l’agorà è stata in questi due giorni il luogo d’incontro tra generazioni diverse, lo spazio magico della memoria della comunità. L’Unicef Ragusa accorre in piazza per fare festa ai nonni e dare un piccolo contributo al primo dei diritti, assoluto, alla vita, che deve essere garantito a ogni bambino, di ogni primo o ultimo mondo”.
Martedì 2 ottobre tutta una serie di attività legate al tema della memoria e della tradizione si sposterà nella scuola: giochi d’una volta, laboratori sugli antichi mestieri, i racconti dei nonni, con musiche, balli e altre attività che riguardano le tradizioni popolari del nostro paese. A fronte di un piccolo contributo, sarà possibile scegliere tra alcuni dei giochi tradizionali in legno: l’intramontabile yo-yo, la trottola, il domino classico e il domino per i più piccoli e sostenere così la raccolta fondi “Ogni bambino è vita”, con cui l’UNICEF finanzia i progetti prenatali e postnatali in 10 paesi – Bangladesh, Etiopia, Guinea Bissau, India, Indonesia, Malawi, Mali, Nigeria, Pakistan e Tanzania – dove la povertà estrema causa gravi carenze nelle infrastrutture mediche e la mortalità per cause neonatali è tra le più alte al mondo. La scuola iblea offrirà cinque tra le postazioni italiane che contribuiscono alla Campagna umanitaria.
Cinque le postazioni interessate in orario scolastico, due a Scicli con gli istituti comprensivi “Don Milani” e “Dantoni”, due a Vittoria, con gli istituti comprensivi “San Biagio” e “Caruano”, uno a Scoglitti, con l’istituto comprensivo “L. Sciascia”.

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