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La vicenda dell’immagine di Mussolini al Bar Fucsia di Modica. Il Riesame “Non fu apologia”

 Non c’è apologia al fascismo, quindi nessun reato commesso da Peppe Spadaro, il titolare del Bar Fucsia di Modica balzato agli onori della cronaca poche settimane fa quando fu denunciato da una giovane che aveva notato l’immagine di Mussolini nella zona della cassa dell’esercizio ed aveva chiamato i carabinieri. All’immagine si aggiungeva la frase “Non ho paura del nemico che mi attacca ma del falso che mi abbraccia”. La vicenda si chiude dopo la sentenza del Tribunale della Libertà di Ragusa che ha anche disposto il dissequestro e la restituzione del poster incriminato. I fatti risalgono allo scorso 10 agosto. I magistrati iblei hanno fatto riferimento a due sentenze della Corte di Cassazione ed hanno ritenuto che la manifestazione del pensiero non si può limitare, tanto più che è garantita costituzionalmente. Nel caso del Bar Fucsia, non è stata ravvisata “neanche l’astratta considerabilità del reato di apologia del fascismo”.

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25 commenti su “La vicenda dell’immagine di Mussolini al Bar Fucsia di Modica. Il Riesame “Non fu apologia””

  1. Chi conosce la signora che ha innescato questo casino è pregato di dirgli che la sua mancanza a modica è gradita. Soldi privati e pubblici buttati per niente. Grazie

  2. Oltre 18.000 letture ed un solo commento: ecco un classico esempio di censura.

    Colei che ha “innescato”, come detto dell’unico commento, questo casino, non ha nulla da vergognarsi e non credo che possa essere “Non gradita” a Modica.
    A meno che non sia una “velata” minaccia.

    Ha fatto ciò che riteneva giusto ed è stata smentita dalla magistratura, che esiste proprio per questo.

    Quindi il titolare del bar Fucsia è stato totalmente riabilitato, e questo va a suo merito, ma ciò non toglie che l’azione fatta dalla ragazza sia stata legittima e doverosa, denunciare non è reato nè ingiusto, al contrario delle offese che sono state proferire, senza contare le numerose espressioni di solidarietà pervenute non per conoscenza del titolare e della sua capacità professionale ed imprenditoriale ma a difesa di un’ideologia che è fuorilegge ed anticostituzionale ed è ancora latente.

    Al sig. SPADARO giungano le mie felicitazioni per l’esito positivo ed il mio in bocca al lupo per la sua attività che non è stata inficiata, ne lo sarà mai, per una denuncia per presunto reato.

  3. Senza voler entrare nel merito di chi ha denunciato e men che meno della sentenza, mi piace ricordare un pensiero che non è il mio: “È facile fare i fascisti in uno stato democratico. Provate a fare i democratici in uno stato fascista!”

  4. Una SENTENZA Pulita,Libera da pregiudizi e ossessioni, quei pregiudizi e ossessioni che affliggono le menti fragili, disidratate di CULTURA.La turista d’assalto e da strapazzo,che si vergogna di tornare nella ” sua Terra”,CHIEDA SCUSA alla CITTA’ di MODICA e si faccia Cultura ,CULTURA Seria sull’APOLOGIA,si illustri,prima di fare Sceneggiate INUTILI di inutile Protagonismo. Come inutili sono le esternazioni di chi,con IPOCRISIA,si ostina a difendere il diavolo ,con lezioncine di poco valore .

  5. fricintinaru deluso

    Egregio Sig. Iacono, mica sono fascisti, non sanno cosa è stato il fascismo, sono esclusivamente degli idioti e degli ignoranti.

  6. L’aspirante giornalista è conosciuta come molto vicino all’area di sinistra , e mi dicono che frequenta una testata oltre Stretto , sempre di sinistra .
    Pertanto è stato per lei”automatico”reagire alla vista dell’immagine di Mussolini .
    Peccato che il giornalismo è ben altra cosa . . “ci vuole sangue freddo” .
    Per sicuro la valanga che l’ha travolta le è stata da lezione , e potrebbe essere stata formativa o distruttiva .

  7. …l’ automatismo ” dovrebbe appartenere solo alle macchine mentre alla persona umana non dovrebbero mai mancare la RAZIONALITA’,l’ INTELLIGENZA ! l’ Esaltazione è sinonimo di basso SAPERE , della serie “”lei non sa chi sono io “, che fa racimolare frustrazioni! oltre alla Soddisfazione della SENTENZA ,spero che anche le spese siano addebitate alla turista !detto cio’ ,ritengo piu’ pericolosa una sfilata di biciclette di ” donne col velo ” che vogliono affermare un certo Fanatismo,che la fotocopia di un poster,proprio perche i DIRITTI si conquistano per MERITI e non per SLOGAN in piazza o lungo le vie

  8. gentile @SARA2, Grazie alla segnalazione abbiamo imparato che non è un reato esporre la foto di Mussolini. Ma abbiamo anche capito che i gestori del Bar erano ignoranti visto, come dichiarato dal titolare, che non sapevano cosa era il fascismo. Ora che lo sanno, se ritengono di essere apposto con la coscienza, potrebbero mettere una bella gigantografica di Mussolini con mani ai fianchi all’ingresso. O forse la segnalazione, indipendentemente dall’epilogo, è stata utile per fargli capire che quella immagine era comunque INOPPORTUNA in un luogo pubblico?

  9. @SARA2: innanzitutto non è una sentenza ma bensì un “non luogo a procedere”. Non si comprende poi in cosa consisterebbero “quei pregiudizi e ossessioni che affliggono le menti fragili, disidratate di CULTURA” : quindi per lei mettere in mostra la faccia di quell’assassino è cultura? Chiedere scusa? Lei sicuramente si

  10. Sara2, continua a stupire.
    Offendere è il suo sport preferito.
    Condivido che a fare una pessima figura è stato il titolare del bar, giustificarsi dicendo che non sapeva nulla del fascismo è stato peggio che affiggere quel foglio.
    Però sono convinto che è stato consigliato a fare quelle dichiarazioni.

  11. Sì, in effetti una sfilata di donne con il velo suggerisce un fanatismo ben più pericoloso che inneggiare al Fascismo. Tutte le donne del mondo vorrebbero avvolgersi in lunghe vesti ed emulare l’atto!!! Osservazione ridicola e di parte. La sig.ra Sara non sarebbe diversa dalla ragazza attaccata. Una troppo a sinistra e smaniosa di restare fedele non so se all’ideale o semplicemente vogliosa di apparire e l’altra troppo a destra che scrive PATRIA in maiscuolo, assieme a valori come FAMIGLIA, STATO e bla bla bla. Stenderei un pietoso velo sulla storia e basta. In fondo ha ragione il sign. Gino. Da questa storia si é capito quanto male possa fare l’ignoranza. Ancora, nonostante la storia.

  12. la signorina è ignorante

    giuseppep:
    la ignoranza appartiene alla pseudo giornalista che ha segnalato.
    dalla intervisa emerge la sua erudizione circa un estratto certo di legge, da cui la signorina stessa sostiene che la legge non ammeta ignoranza.
    chi è ignorante?

  13. La Presunzione e l Ignoranza non meritano REPLICHE !!!! Riflessioni,considerazioni ,opinioni ,sono sacrosante Espressioni del pensiero di ogni Persona se si si rispettano le regole dell’ETICA che in un Forum si esigono.Ora e’ comprensibile come la SENTENZA del GIUDICE che non ha Ravvisato ,in alcun modo estremi dell’APOLOGIA, abbia amareggiato e deluso i sostenitori della denunciante, ma ,dopo questo Responso ,avere quantomeno,il buonsenso di TACERE dal libero sfogo a tutti i costi! Sarebbe un PRINCIPIO di CIVILTA’ e un recupero di Educazione.

  14. la signorina ha preso per ignoranti i titolari del bar, i frequentatori e i liberi pensatori. il minimo osteggiare dopo una sentenza del giudice, come la sentenza di qualunque persona ragionevole.
    ovviamente, il giornalista di rosa emiliano tace, dopo aver dato ampio spazio di credito a questa signorina e cancella le conversazioni a favore di questa erudita.

  15. Comunque rimane il fatto che oltre alla ragazza che ha denunciato, ha fatto una pessima figura anche il gestore del bar. Detto questo in italia abbiamo ancora vie intitolate “unione sovietica” o via Lenin e via Stalin, e il simbolo del regime “falce e martello” non sono ancora vietati… Siamo proprio ridicoli…

  16. Lei, gentile @SARA2 parla di educazione, di etica, di civiltà senza accorgersi che è la prima ad offendere e a non rispettare le regole della civiltà per cui ci si dovrebbe contraddistinguere nella società.
    In merito all’oggetto del contendere, Lei @SARA2 non comprende che ogni cittadino/a ha, o forse dovrei scrivere avrebbe (il condizionale è d’obbligo), il dovere di segnalare alle autorità competenti l’eventuale avvenimento di un reato o presunto tale senza dover chieder scusa a nessuno, tanto meno a lei o a qualche “groppuccolo” di neonati fascisti (che non sanno di cosa parlano); come accaduto l’ha fatto, si è beccata una marea di insulti (e qualcuno è stato anche querelato – ben fatto), sono stati accertati i fatti e la magistratura ha deciso di non procedere perchè non ha ravvisato alcun reato (tranne che qualche altro magistrato non ritenga di approfondire – ma lo ritengo improbabile). Questi i fatti, normalissimi fatti.
    Alla fine della discussione, il titolare/proprietario/gestore di un qualsiasi luogo frequentato dal pubblico dovrebbe avere quel briciolo di intelligenza minima per capire che esporre foto o evidenziare fatti riguardanti, ad esempio mussolini, stalin, o qualsiasi altro dittatore assassino, potrebbe urtare la sensibilità e l’intelligenza delle persone, soprattutto quando afferma poi di non conoscere la storia.
    Tranne che non si abbia il coraggio di metterci la faccia ed esporre le proprie idee anche andando incontro alle critiche e alle conseguenze della società civile e della magistratura.

  17. In uno dei suoi più brillanti aforismi, Einstein dice che: “Due cose sono infinite: l’universo e la stupidità umana, ma riguardo l’universo ho ancora dei dubbi.”

  18. @stanislaw
    ma chi è ridicolo. SI è parlato e straparlato di leggi dello stato italiano e di costituzione, nelle quali si parla di apologia del fascismo, ma che m…ia centra via Lenin e via Stalin, e il simbolo del regime “falce e martello”. Ci sono norme che lo vietano? E’ ridicolo chi sostiene cose che non centrano nel discorso.

  19. Abbiamo visto una SARA2 contro tutti. Ma non si capisce cos’è tutta questa veemenza contro la persona che ha segnalato. Ha fatto ciò che aveva ritenuto giusto fare, cosa c’è di male? Lei ha ritenuto di segnalare la foto e la magistratura ha ritenuto di non procedere. Perchè tutta questa rabbia? Non si deve denunciare? Ogni azione legale può andare avanti o meno, si può essere assolti o condannati… perche la turba questo? Non si riesce a capire che uno stato di diritto funziona così, ha sempre funzionato così e sempre funzionerà in questo modo, come in ogni stato di diritto del mondo. Lei vuole un pre-esame, e magari deve essere lei a decidere se ciò è giusto o sbagliato? Forse?

  20. @sara2 ho capito che lei ha bisogno di frasi semplici per capire. Ci provo: 1) Nel dubbio denunciare un fatto non è reato. 2) il titolare non sapeva cosa era il fascismo. 3) ora che lo sa, pur non essendo reato, avrà capito che esporre mussolini in un luogo pubblico non è opportuno perché può urtare la sensibilità di qualcuno.

  21. @puppeetta il mio discorso riguardante le vie intitolate a Lenin e Stalin c’entra eccome…!
    Voglio proprio vedere se la ragazza si scandalizza allo stesso modo quando vede simboli o immagini inneggianti all’altro regime…
    Io attualmente vivo in uno di quei paese che faceva parte di quel regime rosso e conosco bene il disastro e le vittime che ha provocato…
    Mi scandalizzo quando in Italia vedo ancora gruppi faziosi che sventolano allegramente bandiere rosse con il simbolo di falce e martello, esattamente come la ragazza che è rimasta impressionata dall’immagine esposta dal gestore del bar, il quale a quanto pare ignora la storia, o fa finta… (come la ragazza).
    O denunciamo tutto allo stesso modo, o allora non vale. Ciao

  22. @ stanislaw :
    “puppetta”è un aquilone come l’aspirante giornalista , ovvero sono entrambi spostate a sinistra .
    Ricordati che un aquilone non potrà mai essere un aquila , perchè vincolata .
    Un essere”vincolato”non potrà mai essere obiettivo .

  23. Mizzica, mi è venuta la curiosità, stanislaw dove vive lei? Ma lo fanno uscire tutti chisti che hanno intitolato le vie a stalin e lenin? Beati invece quelli che stavano sotto il fascio ed il duce. Denunciamo tutti allo stesso modo e perchè no, denunci. Mizzica poppetta, ma dove li trovi tutti sti scienziati, dove erano nascosti a Mosca che conoscono tutte queste belle cose che noi non conosciamo e ora si interessano anche del bar Fucsia. Mizzica, quanti cosi ca mi staiu anzignannu.

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