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Agrigento. Morte di Vincenzo Rigoli di origini modicane. Divergenze tra i consulenti, il giudice dispone confronto

Discordanze tra i diversi consulenti tecnici che si sono occupati dell’incidente stradale avvenuto ad Agrigento, nel quale morì il giovane Enzo Rigoli, 19 anni, studente di origini modicane. Il giudice monocratico del Tribunale agrigentino, Alessandra Tedde, viste le divergente tra consulenti tecnici d’ufficio e consulenti di parte, decide di metterli a confronto e li ha convocati per il prossimo 19 marzo. Nel procedimento penale, nel quale i genitori(la madre è di Modica)si sono costituiti parti civili, sono imputati di omicidio colposo i due medici dell’Ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento, Salvatore Napolitano e Sergio Sutera Sardo.
Il grave incidente si verificò sulla SS. 640 nella note tra il 16 e il 17 dicembre 2012. Il ragazzo morì in ospedale per uno choc emorragico.
In buona sostanza per il perito nominato dalla famiglia con un corretto approccio terapeutico le possibilità di salvare la vita del giovane erano attorno al 70 per cento, per quello nominato dai difensori degli imputati la situazione era talmente disperata al punto da rendere impossibile “un esito infausto”. Secondo il consulente tecnico nominato dal pubblico ministero “i medici furono negligenti ma la situazione era disperata e le possibilità di sopravvivenza minime”.
I genitori chiedono che venga fuori la verità, quella verità che potrebbe anche minimamente quietare il loro insanabile dolore.

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