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Lettera dei lavoratori del Consorzio di Bonifica di Ragusa a Mattarella e Musumeci. Riceviamo e pubblichiamo

A firma di circa 65 operai del Consorzio di Bonifica n. 8 è stata inviata hanno trasmesso una missiva al Presidente della Repubblica, al Presidente della Regione Siciliana, all’Assessore Regionale all’Agricoltura, al Presidente della Commissione Regionale Agricoltura, al Dipartimento Regionale dello Sviluppo Rurale e Territoriale, al Prefetto della Provincia di Ragusa, al Vescovo di Noto, al Commissario Straordinario del Consorzio di Bonifica
della Sicilia Orientale, al Direttore Generale del Consorzio di Bonifica n.8 Ragusa.
Buona parte di questi, assunti a tempo indeterminato alla fine di Marzo del 2017, dopo una lunga battaglia legale preceduta da circa vent’anni di precariato.
Nella lettera premettono che sono tutti padri di famiglia, che cercano di vivere serenamente la quotidianità. Tanti anni fa ognuno per le sue cause hanno intrapreso questa prospettiva di lavoro.


Vincitori grazie alla Giustizia Italiana e non per merito della Politica o dei Sindacati. Continuano scrivendo; Pur tutto ciò, siamo tutti credenti in queste due forze che proteggono il lavoratore, come prescrive la nostra amata Costituzione Italiana, ma con rammarico lamentiamo quanto segue:
il mancato pagamento degli stipendi a partire del mese di Maggio del 2017, per i cosiddetti O.T.I della sentenza per un ammontare di 11 mensilità comprensivo di tredicesima e quattordicesima, senza considerare le 3 mensilità previste per legge dalla sentenza della Corte di Appello di Catania;
il mancato pagamento per i cosiddetti O.T.I della sentenza dell’IRPEF dell’anno 2017, che ai cosiddetti effettivi è stato pagato nel mese di Gennaio 2018, considerato che non gli fu regolarmente retribuito nel mese di Luglio dell’anno 2017, come previsto per legge;
il mancato pagamento degli stpendi per i dipendenti delle garanzie occupazionali dal mese di Agosto 2017 fino a Dicembre 2017.
Quanto elencato, e non solo, assilla tutti noi firmatari, dipendenti del Consorzio di Bonifica n. 8.
Il riconoscimento di tali somme e l’avvenuto pagamento in tempi celeri è diventato indispensabile per la sopravvivenza di buona parte di noi, che a stento riusciamo a passare un giorno dopo l’altro, indebitati fino al collo, rincorrendo promesse a lungo termine di Sindacati e Politici.
Siamo stanchi di queste condizioni, per altro non causate da noi ma, da una scabrosa gestione dell’Ente. Le nostre famiglie ci stanno sostenendo ma, anche loro stanno perdendo le forze. Molti di noi la mattina si svegliano con l’angoscia di dovere passare un’altra giornata senza nessuna minima speranza di potere ritornare a vivere e lavorare serenamente. Tra i firmatari, tanti non riescono più a sostenersi, dovendo negare ai figli i costi dell’istruzione. Da poche settimane un nostro collega si è suicidato dichiarato pubblicamente di non potere più vivere a causa della mancanza di denaro. La situazione è grave, e i tempi di attesa previsti sono lunghi, e noi tutti siamo allo stremo.
Non stiamo a giudicare le cause di questo mal servizio pubblico, ne tantomeno a denunciare il primo politico o dirigente di turno, su tale situazione.
Chiediamo umilmente di essere sentiti e asseverati, in quanto per tutti noi incorre uno stato dall’allerta sociale ed esistenziale.
Siamo stati accolti e ascoltati dai nostri neo Onorevoli Regionali della Provincia di Ragusa, ma ad oggi a poco è servito. Tanti progetti e promesse in questo ultimo periodo ci sono state fatte, ma le incertezze sul nostro futuro e sull’attuale situazione economica, per noi rimangono le stesse.
Siamo persone oneste che vivono con la certezza che l’unica fonte di guadagno è il lavoro, per questo non abbiamo attriti con nessuno, anzi diamo merito a chi davvero ci sta sostenendo, come la CGIL che in forza del Segretario Provinciale Salvatore Terranova, che ha preso a cuore la causa, battendosi per i nostri diritti. Siamo creduli che finalmente una parte dei Sindacati e della Politica sta lavorando, per farci riemergere da queste condizioni fallimentari. La lunga lettera che denuncia una male interpretazione di leggi e normative che, hanno ridotto l’ente al collasso. Conclude
diritti, con il riconoscimento delle nostre identità lavorative e la quotidiana serenità economica.
Siamo certi che ci sarà un cambiamento positivo, perché a nostro avviso siamo arrivati alla fine, pertanto auspichiamo che arriverà un nuovo inizio, certamente migliorativo perché più in basso di così c’è solo rabbia da parte di tutti noi, causa che potrebbe innescare un meccanismo autonomo sicuramente solo peggiorativo.
Questa pesante lettera conclude:
Non possiamo più aspettare settimane, mesi o anni per avere solo delle risposte verbali.
Abbiamo solo bisogno che, nei prossimi giorni si possa vedere un segno di riconoscimento lavorativo e sociale, con il pagamento immediato di quanto ci spetta, in modo che ci permetti di vivere con tranquillità qualsiasi cambiamento futuro dell’Ente.
Per tutte le ragioni sopra descritte, è ovvio che, se per la nostra prima necessità esposta a tutti Voi, in modo pacifico, e orientata al buon fine, non avremo nessuna risposta, saremo costretti necessariamente a provvedere diversamente, rispettando le Leggi e non offendendo nessuno ma, demoralizzando l’intera società che ci circonda, con azioni di manifestazione della nostra infelicità lavorativa.

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3 commenti su “Lettera dei lavoratori del Consorzio di Bonifica di Ragusa a Mattarella e Musumeci. Riceviamo e pubblichiamo”

  1. Ed ecco attivarsi subito il Ragusa ed il Dipasquale , per pescare ed adescare quanti più voti possibili per questa tornata elettorale convulsa .
    Di sicuro prometteranno mari e monti come al solito .

    Ma ditemi quanto percepisce il direttore generale(nominato politicamente) del Consorzio di Bonifica n°8 ??

  2. Civile Ribellarsi

    Ecco come e da chi è stato nominato il direttore e quanto percepisce ?
    Più di un parlamentare senza tenere conto degli straordinari , senza far nulla .
    Parliamo di circa 200.000 annui , come dieci operai per farla breve .
    E ditemi da quanti anni gode di questa bambagia ?

    Invece di scrivere lettere a destra e a manca , perchè non andate da lui e ne chiedete le dimissioni e magari qualche anno del suo percepito ?

  3. Quello che state dicendo è sconvolgente..sono basito…veramente quella cifra percepisce il direttore assunto dalla politica? E i lavoratori a raccogliere i cocci…Come giustamente ha detto terrorista ora vi pensa di pasquale e Ragusa…

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